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Lirola sul caso Dalbert: “Razzismo, in Italia siamo messi male. Spero di restare a lungo a Firenze”

Il terzino si racconta, dagli esordi con la Juventus alla questione catalana. "E Commisso ci è sempre vicino"

Redazione VN

"Non mi meraviglierei se un calciatore abbandonasse il campo dopo i cori razzisti perché il problema in Italia c'è. A Dalbert è capitato di recente, mi si è avvicinato e ha detto che lo stavano insultando con frasi razziste. Ho pensato che se nel 2019 siamo a commentare queste cose siamo messi male. In Spagna da tanto non ne sento parlare, in Italia purtroppo le cose vanno un po' peggio". Pol Lirola ha solo 21 anni ma mostra una grande maturità per parlare anche di temi extra-calcio, come la delicata questione tra Spagna e Catalogna: "Sono fiero di essere catalano,mi sento però anche spagnolo. Sono moderato".

A Il Giornale il terzino viola parla però anche di calcio, dagli inizi con la Juventus "Nessun rimpianto" e l'arrivo a Firenze di questa estate: "Una tappa importantissima della mia carriera, spero di restare qui tanti anni". Mentre Ribery "ci aiuta, regala consigli, corre tantissimo e soprattutto con grande umiltà nonostante abbia vinto tutto. E se Chiesa comincia a segnare con continuità "diventerà devastante". Anche Commisso è sempre vicino alla squadra "Lui e la sua famiglia ci danno una grande carica" conclude l'esterno, che per lo scudetto vota ancora Juventus.

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