Lo seguono i top club e non bisogna essere allenatori di prima categoria per capire come mai Guillermo Cuadrado faccia parte del ristretto giro di giocatori capaci di spostare gli equilibri. Come si fa a fermarlo? Il segreto sarebbe quello di non concedergli spazi, ma in una partita le buone intenzioni vengono spesso cancellate dallo svolgimento dei fatti. Perchè il campo prima o poi si apre e allora arriva il galoppatore con frequenze e velocità che non si possono intercettare: anche ieri a Verona, dopo aver giocato una mezz’ora devastante contro il Pandurii in coppa (un gol, due assist, una traversa) Cuadrado ha fatto la differenza con l’inevitabile superiorità di chi ha qualità che non s’insegnano. Piuttosto si hanno.
stampa
L’intercity con le treccine, impossibile da fermare
Lo seguono i top club e non bisogna essere allenatori di prima categoria per capire come mai Guillermo Cuadrado faccia parte del ristretto giro di giocatori capaci di spostare gli …
Nel primo tempo Cuadrado ha giocato a sinistra in una posizione parzialmente familiare, è rimasto impantanato in una partita bruttina con il Chievo blindato dopo essere passato in vantaggio. Difficile anche per il galoppatore trovare spazi. Il primo gli è capitato al 45’ e l’ha divorato chiudendo il blitz con un colpo di rasoio in diagonale. Il serial killer dei portieri non ha orari, al primo minuto o nel recupero è meglio non concedergli libertà. Nel secondo tempo Montella ha mescolato l’attacco e Cuadrado è tornato a destra trovando _ insieme ai punti di riferimento che gli derivano dalla frequentazione più solida _ anche il Chievo golosamente disposto per uno come lui: e sono cominciati i guai per Dramé, che aveva preso le misure a Joaquin e s’è ritrovato contro un Intercity con le treccine.
Durissima trovarsi contro uno come Cuadrado, ma non solo per Dramé: tutto il Chievo aveva la consapevolezza di non poter rischiare più di tanto, sebbene la classifica consigliasse esattamente il contrario. E cercando di vincere, il Chievo si è messo esattamente nella condizione di perdere: con la belva in libertà, addio ai meccanismi di difesa progettati attraverso il rispetto delle distanze e ai raddoppi di marcatura. L’unico vero raddoppio l’ha realizzato Cuadrado, che prima di trovare il rimpallo fortunato si era presentato già una volta a pochi metri da Puggioni con un’accelerazione proibita dagli autovelox in area. Sembrava solo questione di tempo. E infatti.
Angelo Giorgetti - La Nazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA