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Lega, incontro tra le medio-piccole: c’è anche la Fiorentina

Oggi a Bologna per parlare di elezioni e diritti tv

Redazione VN

Prima la riforma dello statuto e la ripartizione dei proventi televisivi, poi le elezioni. In Lega è arrivato il momento delle decisioni pesanti: tra novembre e dicembre è in ballo il futuro della Serie A. Le medio-piccole si vedranno oggi a Bologna per fare il punto della situazione. Gli inviti sono partiti all'indirizzo di Atalanta, Bologna, Catania, Chievo, Fiorentina, Genoa, Palermo, Parma, Pescara, Sampdoria, Siena, Udinese. Il 5 novembre è in programma un doppio appuntamento in via Rosellini, la mattina il consiglio, il pomeriggio l'assemblea: sul tavolo le bozze sulla nuova governance e sulla suddivisione degli introiti del triennio 2012-15. Quelle ipotesi di accordo sono state partorite da commissioni ristrette, diversi club hanno chiesto di venire informati prima di partecipare al voto. Pare esserci una convergenza con le big su una nuova piattaforma distributiva che non stravolga i criteri della prima applicazione della legge Melandri (40% in parti uguali, 30% in base al bacino d'utenza e 30% secondo i risultati) e che assegni i ricavi incrementali (40-50 milioni circa all'anno) seguendo una logica «meritocratica», cioè facendo pesare di più la classifica dell'ultimo campionato, in cambio di un aumento del paracadute per chi retrocede.

Nella riunione odierna non è escluso che si parli pure di elezioni. Negli ultimi tempi si è affacciata con forza la candidatura di Andrea Abodi, presidente della Lega di B: oggi a Bologna qualche club potrebbe sfruttare l'occasione del rendez-vous per perorarla. Il quorum di 14 voti, necessario per essere eletto, è sempre un traguardo difficile da raggiungere. La pattuglia di società capitanata da Claudio Lotito, patron della Lazio, è agguerrita e la riconferma di Maurizio Beretta resta al momento l'ipotesi più gettonata, con Ezio Maria Simonelli come soluzione d'emergenza, caldeggiata dal Milan.

La Gazzetta dello Sport