Leonardo Bardazzi sul Corriere Fiorentino parla di un effetto sorpresa che sta svanendo per Mohamed Salah. Il funambolo egiziano che ha fatto impazzire Firenze, adesso fatica ad accendersi e la squadra ne risente. Il suo score in viola (7 gol in 17 presenze) resta eccellente, ma nell’ultimo periodo il Messi delle piramidi ha segnato solo alla Sampdoria. Il talento non è in discussione (l’acquisto resta eccellente specie per i parametri economici con cui è stato fatto), la volontà neppure, ma l’impressione è che il suo calcio fatto di velocità, condizione fisica e contropiede sia stato attentamente studiato dagli avversari. La serie A non sarà più il campionato più bello del mondo, ma resta unico per tattica e ostruzionismo. Sopratutto quando una piccola come il Cagliari. Fortuna allora che in Europa la mentalità è diversa e che nella doppia sfida con il Siviglia, Salah potrà godere dei tanto amati spazi.
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L’effetto Salah sta svanendo. E il mercato cambia faccia
Il calo dell’egiziano sta facendo emergere le magagne di gennaio: Diamanti, Gilardino e Rosi…
Con Salah in fase frenante, tutte le magagne del mercato di gennaio viola stanno venendo inesorabilmente a galla. Diamanti infatti è una delusione inattesa. Era partito bene (gol all’Atalanta), ma piano piano, anziché crescere di condizione, si sta smarrendo. Come se la maglia viola gli pesasse, anziché esaltarlo. L’altro «cinese» Gilardino lotta e si sbatte, prende rigori e segna pure (quello di ieri è il gol numero 60 in viola), ma a guardarlo giocare è chiaro a tutti che il violinista, per scatto e capacità di determinare, non è più quello di un tempo. Di Rosi e della sua limitata tecnica di base poi è quasi inutile parlare, mentre Rosati è venuto solo per essere un comprimario.
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