È proprio vero che tutte le strade portano a Roma. Vie del calcio e del cuore, della vita e del mercato. Pradè, Montella, Aquilani, Pizarro, Osvaldo. Questa per loro non è e non sarà mai una partita come tutte le altre. Affetti e sentimenti, ma anche lavoro e voglia di guardare avanti. Con un occhio al passato, sempre. Prendete il diesse. Impossibile dimenticare oltre dieci anni in giallorosso. Quella è casa sua. Conosce tutti, sa come funziona, e sa anche che a Trigoria c’è tanta qualità. Nei giocatori, e non solo. Non a caso appena arrivato a Firenze ha alzato il telefono per chiamare Montella. Lo aveva visto crescere. Prima bomber spietato poi rampante allenatore. Lo ha scelto e convinto, e si sono messi al lavoro. E sapete qual è stato uno dei primi giocatori contattati? Già. Pablo Daniel Osvaldo. Prima scelta assoluta per l’attacco che
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Le tentazioni incrociate degli ex amici
Stekelenburg, Osvaldo, Cassani: tra Fiorentina e Roma balla il mercato
doveva essere e che non è stato. La risposta fu secca. «Vi consideriamo una diretta concorrente. Non se ne parla». Porta sbarrata.
E per fortuna che agli occhi di Zeman, Sabatini e Baldini, Pizarro era un giocatore da buttare. Altrimenti non avrebbero liberato nemmeno lui. Eppure a gennaio Pradè ci ha riprovato (con scarsi risultati) anche per l’italo argentino. A giugno chissà. Del resto da quelle parti dovranno scegliere. O “Simba” (Osvaldo) o Destro. «Mattia è il futuro», fanno sapere dalla Capitale. Tenerli entrambi, pare complesso. In estate insomma, potrebbero anche crearsi le condizioni giuste per l’affare. Senza dimenticare la concorrenza, perché quei due piacciono a tutti. Soprattutto a Milan e Juventus. Poi ci sono le fantasie. De Rossi, per esempio. «Avrei preferito Vincenzo a Zeman». Capitan futuro non s’è mai nascosto, e l’aeroplanino è uno che sta sempre al gioco. «Poteva venire alla Fiorentina. Anzi. Può, venire». Lo prenderebbe si, Vincenzino, ma resterà una suggestione. Ipotesi, opportunità, sogni. Negli ultimi giorni dalla Capitale giungono voci “sospette”, secondo le quali Pradè starebbe sondando il terreno per Stekelenburg. Da viale Fanti arrivano solo smentite. Dalla Roma invece nessun commento. Probabilmente qualche contatto con gli agenti del portiere olandese c’è stato. Magari per giugno. Del resto prendere uno così adesso vorrebbe dire perdere sia Viviano che Neto. Uno scenario complicato. Forse troppo. Il discorso comunque, vale anche al contrario, nel senso che pure la Roma guarda alla Fiorentina. Ai giallorossi, ad esempio, piace Mattia Cassani e non è da escludere che Walter Sabatini decida di presentare un’offerta. Anche perché qua non gioca, e se arriva la proposta giusta può partire. Questione di punti di vista, e di situazioni. Nel 3-5-2 di Montella non ha spazio, mentre nel 4-3-3 di Zeman starebbe bene. E pensare che i due potevano sedersi l’uno sulla panchina dell’altro. Scherzi del destino, di una partita che non sarà mai “normale”.
Matteo Magrini - La Repubblica
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