Rossi è sgusciato di notte dallo stadio con addosso la divisa viola e l’improvvisa fama da picchiatore, il mondo capovolto intorno, il terrore di accendere la tv e riconoscersi nelle immagini televisive con il braccio alzato per uno, due, tre colpi contro Ljajic. Delio licenziato dalla Fiorentina, applaudito da una parte dei tifosi, travolto dalla tempesta interna esplosa in mondovisione, incapace di ritrovarsi da solo dopo tanto rumore. Cinque secondi che gli hanno cambiato la vita. Il giorno dopo Rossi risponde al telefono cercando di rinviare tutti al tentativo di spiegazione ufficiale, dice solo che ha passato la notte «senza chiudere un occhio», aggiunge che gli «dispiace tantissimo», cerca di sdrammatizzare dicendo di «aver vissuto momenti sicuramente migliori», si scusa per non avere molto altro da aggiungere con tutta questa confusione in testa. Lui stesso deve capire meglio, e chissà se ci riuscirà. Il giudice sportivo lo ha squalificato per 3 mesi dopo i colpi a Ljajic, motivando la decisiaone per la «condotta inconsulta, tanto violenta quanto imprevedibile, la cui gravità non può essere attenuata dalla tensione». (...)
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Le scuse di Rossi: “Mi dispiace tantissimo”
Il tecnico a La Nazione: “Non ci ho dormito la notte” (COMMENTA)
Ieri l’ex allenatore ha salutato la squadra — incontro brevissimo — e stamani si rivolgerà a Firenze attraverso un incontro con i cronisti (live dalle 10 su Violanews.com): lui stesso ha chiesto e ottenuto che si svolgesse all’interno dello stadio Franchi e la società ha dato il proprio ok. Nel frattempo, essendoci di mezzo ancora un anno di contratto, la Fiorentina ha affidato ai suoi legali la valutazione del comportamento dell’allenatore, che formalmente è stato esonerato, ma potrebbe essere licenziato per una sorta di giusta causa per il danno d’immagine provocato alla società.
Angelo Giorgetti - La Nazione
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