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Le cinque maglie più belle, ma nel cuore resta quella che vince

La maglia viola lotti con vigore, come vuole l’inno della Fiorentina, questo sia chiaro, ma una volta esaurita la doverosa premessa agonistica non vada dimenticato tutto il resto, cioè l’estetica …

Redazione VN

La maglia viola lotti con vigore, come vuole l’inno della Fiorentina, questo sia chiaro, ma una volta esaurita la doverosa premessa agonistica non vada dimenticato tutto il resto, cioè l’estetica e il rispetto della tradizione.

Che hanno grande importanza agli occhi e al cuore del tifoso. Con la divisa da gioco della squadra amata è meglio non svolazzare troppo con pericolosa fantasia, perché nei campi della sfida e del valore bisogna mantenere una certa linea di condotta onorando il più possibile la propria identità. Nel passato ci sono stati eccessi di novità anche spiacevoli. Meglio poca fantasia che troppa. La maglia è una cosa seria, riguarda tutti e non ammette errori. La maglia presentata da «Le coq sportif» va benissimo, semplice, elegante del tutto in linea con la tradizione e anche con i gusti e i sentimenti del pubblico. Insomma, ci siamo.

Se ci fosse un referendum per indicare le cinque divise preferite nella storia della Fiorentina il mio personalissimo e ovviamente discutibilissimo voto andrebbe a una cinquina di care maglie vicine e lontane che vi elenco in ordine di tempo, cominciando dalla prima, così distante e bella. Aveva qualcosa di cavalleresco, metà bianca e metà rossa come i colori delle due squadre, la Libertas e il Club Sportivo, che dettero vita alla Fiorentina. Antica a tal punto, quella maglia bicolore, da superare i tempi e diventare moderna. La Fiorentina l’ha ripristinata in due occasioni, quella lontana maglia dei padri fondatori, ma in entrambi i casi senza fortuna.

L'articolo integrale di Sandro Picchi sul Corriere Fiorentino in edicola!