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L’ascesa di Rocco Commisso, un uomo che si è fatto da solo

Le origini e la storia dell'uomo d'affari che ha comprato la Fiorentina

Redazione VN

Come riporta il Corriere dello Sport-Stadio a firma di Massimo Basile, il destino della Fiorentina nella giornata di ieri si è legato indissolubilmente a quello di Rocco Commisso. Un uomo che si è fatto da solo, 69 anni proveniente dagli Stati Uniti ma nato in Italia. Dietro ad i suoi successi ed alla sua grande passione per il calcio c'è una storia di rivincita e di un'ostinata voglia di emergere, perchè Pitozzu (suo soprannome da bambino) duro come un sasso, non si è mai rassegnato. Vincendo un concorso da bambino, grazie alla sua abilità con la fisarmonica, riuscì ad iscriversi al liceo privato, Mount Saint Michael Academy a New York. Da lì cominciò la scalata verticale di questo calabrese cresciuto nel Bronx, convinto che lo studio lo avrebbe portato in alto. Studio e lavoro hanno sempre caratterizzato la sua vita, durante il master in business lavorava per una casa farmaceutica a Brooklyn vivendo nel Bronx.

La svolta arriva in seguito all’ingresso in una banca d’affari di Wall Street, la Chase Manhattan Bank, il primo italoamericano della storia ad entrarci. Nonostante fosse il miglior broker della banca con continuità veniva escluso ed emarginato a causa del suo essere italoamericano che comprendeva il suo modo di vestire e di parlare. Gli veniva impedito di trattare con i migliori clienti venendo relegato alla mediazione con l'ambiente degli autotrasportatori, lì conobbe il proprietario di Cablevision. Il gigante dei media lo portò via da Wall Street per farne il direttore finanziario e poi fondatore di Mediacom. Commisso ha sempre difeso la sua origine italiana, si sente profondamente italiano, nemico degli stereotipi, e guarda con diffidenza il modo con cui gli americani ancora lo considerano.

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