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Larrondo, il “brindellone player”

Così Benedetto Ferrara su La Repubblica racconta l’operazione Marcelo Larrondo, vicina alla conclusione:   Questo nome non c’entra nulla coi sogni estivi. E neanche con quelli invernali. Tra un Lisandro …

Redazione VN

Così Benedetto Ferrara su La Repubblica racconta l'operazione Marcelo Larrondo, vicina alla conclusione:

Questo nome non c’entra nulla coi sogni estivi. E neanche con quelli invernali. Tra un Lisandro Lopez (o un Osvaldo) e un Larrondo al momento corre la differenza che passa tra un discorso di Obama e una inaugurazione con rinfresco di Eugenio Giani (entrambe hanno una loro dignità, sia chiaro, tanto più che il secondo ha dalla sua il rinfresco). Ma l’idea Larrondo non segue la strada del top player ma quella, diciamo per capirci, del brindellone player. Almeno per ora, insomma. Un attaccante che al momento non è top ma poi magari chissà. Già, il fatto è che la Fiorentina vuole mandare Seferovic a giocare con continuità e quindi ha bisogno di uno forte dal punto di vista fisico (l’argentino del Siena supera il metro e 90) che possa sostituire Toni quando ce n’è bisogno. E proprio il nome di Toni entra in gioco quando in società si parla di Larrondo: questo perché lo stesso Toni all’età dell’argentino (23 anni) non era certo quel fenomeno da area di rigore che sarebbe diventato poi. E allora l’operazione potrebbe valere una grande scommessa: stai a vedere che il ragazzone scoperto al torneo di Viareggio, magari trova la situazione giusta e la possibilità di esplodere come si augurano i suoi estimatori. L’idea è questa. Sempre che il Siena accetti la proposta della Fiorentina: un milione e 200 mila euro per la comproprietà. Magari, come vorrebbe il ds Antonelli, con la cessione definitiva a titolo definitivo di Felipe. (...)