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L’analisi di Bacconi: “Sousa, copri le fasce contro il Genoa”

Il Genoa corre di più, ma è troppo irruento nelle marcature. Vince chi gestisce meglio la palla

Redazione VN

Su Viola Week, inserto de La Nazione dedicato alla Fiorentina, troviamo un'analisi tattica di Adriano Bacconi su Genoa-Fiorentina. Ve ne riportiamo un estratto:

Sarà una partita durissima. Le statistiche non ingannano. La Fiorentina non è ancora al top della condizione e quasi tutti i suoi centrocampisti hanno avuto in questo primo scorcio di stagione dei contrattempi fisici. Questa settimana sono Vecino e Sanchez a tenere sulle spine Sousa. Per di più anche Gonzalo ha ancora strascichi di natura muscolare.

Di contro il Genoa è in forma spumeggiante, protagonista di una partenza sprint frutto di un progetto tecnico portato avanti da Juric in linea di continuità con quello del suo maestro e predecessore Gasperini.

RIMONTE IN FOTOCOPIA

Il doppio 3-1 in rimonta conseguito contro Cagliari e Crotone è un segnale di tenuta mentale prima che fisica. Entrando nello specifico dobbiamo sottolineare che nei due secondi tempi, quando le rimonte si sono concretizzate, la squadra ha sempre alzato il suo baricentro diminuendo in maniera significativa le palle perse in difesa e a centrocampo. Miglioramenti frutto di un gioco più diretto e lungo verso la porta avversaria. Si tratta di una squadra mai doma che la Fiorentina dovrà gestire nei novanta minuti. Potranno, quindi, essere decisivi i cambi, sia di uomini sia tattici, nella seconda parte della gara.

SOLUZIONI OFFENSIVE GENOA

Il solo Pavoletti con 6 palle gol finalizzate (2 trasformate in gol), è stato più incisivo della Fiorentina nel suo complesso (5 occasione create). Finora il Genoa è arrivato alla conclusione con grande facilità sfruttando meccanismi di gioco molto collaudati e una notevole verve agonistica. Il 3-4-3 ha nell’ampiezza, data da Lazovic a destra e Laxalt a sinistra, uno dei suoi caratteri distintivi. I due esterni obbligano gli avversari ad aprirsi diventando vulnerabili centralmente. Infatti nonostante la presenza di un centravanti torre molte sono le combinazioni basse e veloci dei rossoblù, abili anche nelle transizioni. Una situazioni tipica è l’inserimento nella metà campo avversaria di un difensore centrale sul cambio gioco sfruttando l’allargamento dell’esterno alto. Izzo è il più abile tra i rossoblù a sfruttare questi spazi, avendo poi anche buon piede nel cercare Pavoletti dalla trequarti.

CONTRAPPOSIZIONI DEI VIOLA

Sousa per ora ha proposto in campionato sempre la difesa a 3 dandogli protezione col doppio mediano. Se rimarrà questo l’assetto anche a Genova, quando Milic (o Olivera) sarà risucchiato da Lazovic, il buco dove potrebbe buttarsi Izzo dovrà essere coperto dall’interno di parte. Un sacrificio più adatto probabilmente a Sanchez che ai mediani titolari, Vecino e Badelj. In alternativa servirà una grande attenzione alla fase difensiva da parte di Borja Valero che si troverà a dover inseguire spesso il difensore avversario. Sull’out opposto imperverserà Laxalt (insieme a Pavoletti il più in forma tra i padroni di casa) che dovrebbe trovare la contrapposizione di Tello, entrambi più bravi a spingere che a contrastare. Se dovesse giocare in quella zona Bernardeschi potrebbe sfruttare il suo taglio in diagonale per costringere Laxalt a difendere col suo piede debole, il destro.

(l'articolo integrale nel quotidiano in edicola)

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