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L’american dream nel calcio europeo: in Premier è andata bene, in Italia un po’ meno…

Interessante disamina del Corriere Fiorentino sulle proprietà a stelle e strisce nei campionati del Vecchio Continente

Redazione VN

Sul Corriere Fiorentino di oggi leggiamo il processo di americanizzazione avvenuto negli ultimi anni nel calcio europeo. Come noto, del resto, Rocco Commisso non è certo il primo imprenditore statunitense a diventare proprietario di un club nel Vecchio Continente. A fare da apripista è stata la Premier League, ma anche in Italia non scherziamo, considerando che quella appena conclusa dal capo di Mediacom è la quinta operazione in ordine di tempo, dopo gli esempi Bologna, Roma, Milan e Venezia. Come si legge nell'articolo in questione, per gli americani il calcio europeo è un'ottima opportunità per fare business: secondo loro, infatti, "il pallone è un asset all'interno di investimenti più ampi dove tutto genera flusso di cassa", basti pensare a quanto fatto dai Glazer con il Manchester United e dalla coppia Herny-Werner col Liverpool. Ad esempio "oggi i Red Devils sono diventati il club più ricco d'Europa con oltre 680 milioni fatturato". In Italia non tutto è filato liscio invece: Saputo spesso è criticato a Bologna, per non parlare di Pallotta a Roma. Ancora da scoprire gli obiettivi che l'Elliott Management Corporation riuscirà ad ottenere con il Milan.

http://www.violanews.com/stampa/le-giornate-fiorentine-di-commisso-il-rocco-style-piace-a-tutti-antognoni/

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