Si cresce così, imparando anche a essere cinici - scrive Alessandro Rialti su Stadio -. La Fiorentina torna al successo dopo tre sconfitte consecutive (due in campionato con Napoli e Roma, con in mezzo il tonfo europeo) giocando una delle sue gare meno belle, ma efficace. Conta l’uno-due che ha messo giù il Verona. Conta aver risposto alle prime della classe, conta aver mostrato di saper gestire anche una squadra d’attacco con la coppia Rossi-Kalinic.
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La Viola riparte e vola con le big. L’articolo di Rialti su Stadio
La Fiorentina torna alla vittoria giocando una delle sue partite meno belle della stagione
Conta, per la Fiorentina, aver saputo reggere in fase difensiva e aver digerito anche il match puramente fisico con un Verona quasi disperato. Botte a muso duro, con la calma di chi sente di avere la partita in pugno. Non è stata, quella di Sousa, la Fiorentina del primo tempo di Napoli, neppure quella capace di mettere la Roma in un angolo, salvo soffrirla nelle ripartenze.
E’ stata però una Fiorentina pronta a sfruttare le occasioni che le sono arrivate anche per la pochezza degli uomini di Mandorlini. Una Fiorentina pronta anche a diventare fredda, mortale quando la gara si stava troppo accendendo. Da squadra vera, oramai solo alla ricerca di riuscire a salire l’ultimo scalino. Ci sono gli uomini di Sousa, sono lassù e pare proprio siano decisi a restarci. Con le buone o con le cattive, con classe o anche senza. Bene così.
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