stampa

La vera Fiorentina deve ancora arrivare, ma Tomovic è sempre lo stesso

Ferrara: "Povero Nenad, non è colpa sua. Lui si spende tutto ma a volte perde il tempo"

Redazione VN

Il pezzo di Benedetto Ferrara tratto da la Repubblica sulla partita di ieri sera e una Fiorentina poco convincente:

"Il progetto di Supermario Cognigni (così lo chiamano affettuosamente e sottovoce in società) per ora galleggia tra molti dubbi, il cuore della gente e una certezza assoluta: Tomovic è sempre il terzino destro della Fiorentina. Spesso per la gioia del suo avversario di turno. Povero Nenad, non è colpa sua. Lui si spende tutto ma a volte perde il tempo. E poi non può essere solo responsabilità di un serbo generosamente distratto se la Fiorentina gioca un primo tempo che non verrà inserito nella clip che tra dieci anni verrà realizzata per festeggiare i cento anni della gloriosa società viola. Le partite di mezza estate sono così: cerchi un piccolo sogno da coltivare con affetto e trovi un sacco di altre cose.Contro il Celta Vigo (arrivato sesto nella Liga), Sousa decide di credere nella sua nuova scelta: il 4-3-3. Ma il problema è la difesa, là a destra, soprattutto, dove Tomovic arranca nella sfida con Bongonda.

Anche Alonso fatica un po’ quando sale Roncaglia, il mitico Facundo, che infatti dopo una ventina di minuti se ne va a testa bassa e trova un cross tesissimo da secondo palo: Tomovic in pausa caffè e Bongonda in gol. Succede. Non dovrebbe succedere. Anche Lezzerini si mette in mostra come cacciatore di farfalle. Comunque il primo tempo è una mezza lagna, riassunta da un bambino, che interpellato dai cronisti della web tv aziendale, risponde deciso alla domanda: Chi ti è piaciuto? Il bimbo: . Il Celta d’altra parte sembra avere le idee un po’ più chiare, e la Fiorentina è ancora in cerca di se stessa. Certo, mancano ancora venti giorni alla Juventus. Ma perfino l’epico Roncaglia, che si prende una bella dose di applausi sinceri, rischia di diventare un rimpianto. Ma sono suggestioni afose, perché niente è per sempre, a fine luglio, tanto meno i giudizi su una Fiorentina chiamata a ridare emozioni alla sua gente, come un anno fa.

La vera Fiorentina deve ancora arrivare, diciamo così".