La stella contro il sogno più volte accarezzato, ma mai esaudito. La sfida di Udine di domenica prossima rinnova il duello a distanza tra Antonio Di Natale e Stevan Jovetic: il bomber dei bomber degli ultimi campionati (dal 2009 a oggi ha segnato 92 gol, nessuno ha fatto altrettanto), contro il giovane gioiello che studia per diventare cannoniere. Totò finora è in vantaggio quanto a gol stagionali (12, più 3 in Europa contro 8), in compenso il montenegrino si è consolato con la doppietta vincente dell'esordio di campionato e col passaggio del turno in coppa Italia.
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La sfida: il sogno di mercato contro la stella viola
La stella contro il sogno più volte accarezzato, ma mai esaudito. La sfida di Udine di domenica prossima rinnova il duello a distanza tra Antonio Di Natale e Stevan Jovetic: …
La gara del 25 agosto scorso per Jo-Jo tra l'altro fu una sorta di liberazione, uno spartiacque per dimenticare il passato e proiettarsi nel futuro: dopo mille chiacchiere e polemiche sul suo possibile passaggio alla Juve, Jovetic sfoderò una super prestazione, segnando a venti minuti dalla fine e azzeccando l'angolino giusto a novantesimo già scoccato. Il numero 8 viola adesso sogna il bis, anche perché la sconfitta col Pescara e i giudizi non troppo lusinghieri dopo quel ko lo hanno infastidito: dall'altra parte troverà un osso durissimo come Totò, reduce dalla splendida doppietta all'Inter e (pure lui) da qualche settimana tribolata per via delle voci di mercato. Non è un mistero infatti che Vincenzo Montella sogni di formare la coppia Jovetic-Di Natale in viola. Col vecchio amico Antonio (i due sono nati a pochi chilometri di distanza, ai piedi del Vesuvio) ci sarebbero stati diversi contatti con l'obiettivo di costruire insieme un futuro alla Fiorentina e in Champions League. Di Natale avrebbe accettato con entusiasmo, anche se il suo legame con Udine sembra indissolubile: sua moglie è di Empoli, la Fiorentina gli piace e in viola oltre a Montella avrebbe anche ritrovato l'altro suo amico Nicola Caccia. In mezzo però si è infilato il patron friulano Pozzo, che avrebbe bloccato tutto: il 34enne Totò (che in passato aveva detto no anche alla Juve), diventato campione a Empoli e lusingato più volte da Corvino prima e Pradè poi, salvo clamorose sorprese dunque chiuderà la carriera a Udine e continuerà a rendere la vita dura ad ogni difesa che si troverà di fronte. (...)
Leonardo Bardazzi - Corriere Fiorentino
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