Ventidue minuti e quarantasette secondi: Gomez torna a fare il calciatore e il cronometro lo ricorda, nel secondo tempo, quando la Fiorentina deve recuperare dopo il gol segnato in fuorigioco da Icardi. Le scarpette verdi ramarro di Marione tornano in campo indossate da Marione stesso: finalmente una buona notizia, dopo 5 mesi in cui le notizie sono state anticipate e smentite, fra antipatie e omeopatie, in un vuoto abbastanza pneumatico di elementi certi. Ventidue minuti e quarantasette secondi: grandi speranze, euforia, una spinta sentimentale condivisa dallo stadio viola quando il giocatore è entrato in campo.
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La rinascita di Mario Gomez
Il tedesco sfiora il gol nel finale, l’unica buona notizia di ieri
In realtà Gomez ha toccato pochissimi palloni e sarebbe stato clamoroso il contrario, considerata l’inattività. L’occasione più importante solo sfiorata, al 92’, quando Matri gira verso la porta un pallone che Marione vede partire in ritardo; con reattività ridotta poi si muove, essendo ancora privo dell’istinto del killer che schizza in anticipo, intuendo più che vedendo, mimando invece una scivolata già perdente in partenza. Gomez ha toccato pochi palloni e si è visto sopratutto nelle percussioni a centroarea, quando ha cercato una deviazione in mischia.
Difficile fare carambola nell’ingorgo e contro difensori così esperti, contro un’Inter così chiusa dopo il vantaggio, ma Gomez ha provato con l’unica arma a disposizione: la forza fisica, l’altezza, la ricerca di un colpo fortunato Le gambe ancora girano su frequenze ridotte, la reattività è una copia di quella vera, per saltare di testa manca ancora l’appoggio giusto.
In una serata così sofferta per la Fiorentina - con l’amarezza ulteriore per il gol segnato in fuorigioco da Icardi - il rientro delle scarpette verdi ramarro è stato una delle notizie migliori. Di che colore erano le scarpette di Gomez, cinque mesi fa? E’ passato troppo tempo, nessuno se lo ricorda. E ora non è proprio il caso di riguardare le foto dell’infortunio.
La Nazione
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