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La partita vista dal terrazzo. E quel biondo che non era Iachini

L'aneddotto di David Guetta su Sampdoria-Fiorentina: storia di uno scambio di persona

Redazione VN

Giustificazione: trasmettevo da un terrazzo sopra Marassi perché le radiocronache erano clandestine e non avevo avuto le formazioni ufficiali. Giustificazione bis: in cerca di notizie avevo incrociato poco prima della partita il mitico «Pallino» Raveggi, che mi aveva assicurato che nel ballottaggio tra lo scuro Occhipinti ed il biondo Pasquale Iachini avrebbe giocato il secondo. E così è stato per gli interi novanta minuti di quel Sampdoria-Fiorentina dell’ottobre 1984, partita persa male e giocata pure peggio. Peccato però che sciaguratamente quel giorno De Sisti avesse deciso di dare una chance al giovane Cecconi, certamente biondo come Iachini, ma obiettivamente un po’ diverso nel cognome… Il meglio però, o il peggio, dipende dai punti di vista, arrivò negli spogliatoi. Mi avvicinai a Cecconi, con cui avevo una certa confidenza, e gli dissi: «Non c’è niente da fare, proprio non ti vede, eh?». Mi guardò un po’ stupito, ma non disse niente e così fino a Rapallo rimasi convinto che avesse giocato Iachini e quasi non volli credere al buon vecchio Ciuffi che mi rivelò la triste verità: prestazione da dimenticare, proprio come quella di Socrates&co.

David Guetta - Corriere Fiorentino