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La nuvoletta fantozziana e i silenzi del Gambero

L’articolo di David Guetta sul Corriere Fiorentino

Redazione VN

Si diceva che fosse un leader silenzioso, uno di quelli che parlava poco e che però sapeva farsi ascoltare più con l'esempio che con le parole, ma alla fine non è andata proprio così. Giusto un anno fa Alessandro Gamberini veniva nominato con editto societario nuovo capitano della Fiorentina al posto di Riccardo Montolivo, una mossa sbagliata che nessuno nello spogliatoio ha condiviso e che qualcuno (vedi alla voce Behrami) ha pure avversato apertamente. Il «Gambero» si è così trovato improvvisamente allo scoperto, proprio lui che ha invece sempre amato la seconda fila e che in sette anni in viola ha tirato fuori gli artigli solo in due occasioni. La prima dopo tre gol presi all'Olimpico nel 2008, quando disse senza mezzi termini che nello spogliatoio «c'erano diversi casini da risolvere». La seconda per difendere platealmente Mihajlovic pochi mesi dopo l'arrivo del tecnico serbo a Firenze. Per il resto silenzio, lavoro e una quantità industriale di sfortuna.

Ne ha passate veramente tante Gamberini nella sua carriera lunga ormai tredici campionati, ma la fotografia migliore della nuvoletta fantozziana che lo accompagna da almeno quattro anni è certamente l'esordio da titolare in Nazionale contro Cipro. Dopo due minuti si procura una lussazione alla spalla e in pratica dice addio alla maglia azzurra. Seguiranno stiramenti vari, diminuzione dei muscoli del polpaccio, recuperi affrettati e nervosismi assortiti, dovuti proprio alla mancanza della migliore condizione fisica, sempre ricercata e mai veramente ritrovata. Ed è come se alla fine nella Fiorentina ci fossero stati due Gamberini: il primo di altissimo livello dal 2005 al 2008, il secondo molto più macchinoso e distratto nelle ultime quattro stagioni. Ogni volta c'era la speranza di ritrovare il difensore velocissimo e grintoso degli anni d'oro di Prandelli, ma dopo un paio di partite alla vecchia maniera ecco arrivare puntuale l'errore marchiano, da difensore qualsiasi. Basterà ricordare il fallo da rigore dello scorso marzo a Catania e mettere al confronto quel Gamberini lì con l'uomo che con le sue eccelse qualità aveva coperto per almeno tre campionati i difetti dinamici di Dainelli, tanto da costituire a sorpresa la migliore coppia difensiva della stagione 2006/07.

Che il suo tempo a Firenze fosse ormai agli sgoccioli lo si era intuito da mille piccoli segnali e già lo sapevano bene i suoi amici fiorentini che con lui hanno diviso molte serate al Panta Rei, il locale frequentato dai giocatori viola, o all'Otel, altro locale molto in voga. Ragazzo educatissimo, corretto nei rapporti, molto orgoglioso, Gamberini ha vissuto fuori dal campo una parabola inversamente proporzionale a ciò che gli è capitato sul rettangolo verde. Reduce da una tormentata separazione, ha molto sofferto per stare più tempo possibile con Matilde, la figlia di cui è innamorato perso e il cui nome è diventato un tatuaggio sul braccio. Ma nella sua vita sentimentale nel 2008 c'è stata la svolta, dopo l'incontro con Daniela Fontani, strepitosa ventenne di Scarperia, arrivata seconda a Miss Toscana. Sembrava un fuoco estivo, nato durante il post ritiro di San Piero a Sieve ed invece la coppia dopo quattro anni è ancora insieme e nemmeno venti giorni fa è stata «paparazzata» a Forte dei Marmi con lei in dolce attesa e lui felice e pronto ad una nuova avventura, anche calcistica.

David Guetta - Corriere Fiorentino