Stravince la Fiorentina con il suo gioco al ralenty accelerato, stravince Ljajic contro Delio Rossi, stravince la classifica viola che s’impenna dopo la terza vittoria consecutiva (la settima nelle ultime dieci partite) spingendo la squadra ai piani altissimi. La maturità della Fiorentina è già da Champions, il piazzamento si vedrà alla fine, ma l’autorità con cui nasce il 3-0 è da almanacco viola del calcio per come la sostanza viene accompagnata alla consapevolezza. Mai in confusione, sempre padrona di sé gestendo distanze e frequenze come armi di superiorità: e come un ragnone, la squadra di Montella tende la trappola tenendo basso il ritmo e puntando sul possesso palla che stordisce la Samp, innervosendola. Ci vuole pazienza contro avversari attrezzati per resistere all’intelaiatura dei passaggi e soprattutto chiusi a chiave per raddoppiare sui portatori di palla. Ma da subito a nessuno sfugge _ neanche a Delio Rossi _ che la Fiorentina è superiore per tecnica e condizione fisica; sicché si ha l’impressione netta che il gioco orizzontale sia solo un pretesto per costruire l’occasione giusta. Perché niente è lasciato al caso quando gioca la Fiorentina, la distanza fra i giocatori resta la stessa anche in movimento e la lentezza è un pretesto per tenere nascosto l’innesco della velocità.
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La Nazione: Schiaffi viola a Delio e alla Samp
Stravince la Fiorentina con il suo gioco al ralenty accelerato, stravince Ljajic contro Delio Rossi, stravince la classifica viola che s’impenna dopo la terza vittoria consecutiva (la settima nelle ultime …
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Angelo Giorgetti - La Nazione
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