Tanto possesso palla e niente gol, equazione perfino logica alla fine di una partita che la Fiorentina imposta cercando di abbattere il Toro con la forza del gioco, ma senza bomber: il primo tempo è da grande squadra, il secondo è da grande squadra stanca, rassegnata probabilmente all’idea di non segnare. Senza Rossi e con Gomez in prolungata fase di stallo, Montella alla fine (ri)chiarisce le sue richieste di mercato: «Che tipo di giocatore voglio? Uno che faccia gol». Magari anche un terzino: basta che segni, perché il problema è appunto questo. Difficile dargli torto, mentre le ipotesi sull’ingresso nella fase di possibile svolta di Iakovenko (altra occasione persa) si perdono nella scia delle voci di mercato. In fatto di gol, è positivo ricordare che Neto non ne prende da cinque partite, mentre la squadra viola resta quarta in classifica e, più che dalle avversarie, ora aspetta notizie da Pradè e Macia.
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La Nazione: La Fiorentina spara a salve
Tanto possesso palla e niente gol, equazione perfino logica alla fine di una partita che la Fiorentina imposta cercando di abbattere il Toro con la forza del gioco, ma senza …
Senza punte vere (Matos parte in panchina) la Fiorentina sceglie l’unica soluzione che soddisfi l’inclinazione del suo animo, cioè il possesso palla. La statura tecnica del suo centrocampo _ con Borja in versione grillo sapiente _ le consente d’impostare un primo tempo tonico, al limite della spavalderia per la continuità dei fraseggi. Il problema in teoria è lassù. Ilicic è un falso centravantone che cerca i dialoghi con Joaquin e Cuadrado, manca però la penetrazione propria delle star dell’attacco. Le percussioni riescono con manovre alternative e il Toro, dopo un po’ capisce che è meglio fare mucchio per ripartire in contropiede. Un classico, contro la Fiorentina.
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Angelo Giorgetti - La Nazione
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