La Fiorentina e Mario Gomez - scrive La Nazione - sono in contatto. E si parlano. Concetto per niente scontato, questo, visto che le strade della società e dell’attaccante tedesco continuano a correre su assi parallele, senza alcuna prospettiva di potersi tornare a incrociare. Gomez, al momento, è un giocatore della Fiorentina: è questo l’unico punto fermo di una situazione in divenire e che le parti in causa puntano (e sono obbligate) a risolvere entro la fine del mese. Prima della chiusura del mercato.
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La Nazione: Gomez gioca a scacchi
Dal saltato blitz a Firenze al rischio braccio di ferro e un addio a costo zero
Da qualche giorno si sostiene che SuperMario a breve dovrebbe sbarcare a Firenze per le visite mediche e per iniziare a fare quello per il quale (dal primo luglio), la Fiorentina ha ricominciato a versargli lo stipendio: allenarsi con la maglia viola. In realtà, anche perché ancora alle prese con gli strascichi dell’infortunio subito all’Europeo, Gomez a Firenze dovrebbe (notare il condizionale) transitare più avanti. E magari impiegare i giorni dell’attesa per fare chiarezza sul suo futuro. Già, ma quale potrebbe essere lo scenario giusto per inquadrare il domani di Mario Gomez? La società viola ha intenzione di cedere il bomber, ma l’oscillazione del prezzo del giocatore (cartellino valutato intorno agli 8 milioni e comunque non meno di 6) non sembra convincere i possibili acquirenti. Che probabilmente, questo il nodo, hanno fiutato l’affare e sanno che la linea rigida segnata da Della Valle, Cognigni e Corvino, in questi giorni, potrebbe essere molto meno netta nell’ultima settimana di mercato. E dire che le pretendenti a Gomez ci sono. Il manager del giocatore ha parlato con il Barcellona e da ieri la soluzione catalana (scambio secco con Tello e sull’esterno diritto di riscatto obbligatorio da 7 milioni) sembra essere diventata la pista più facile per evitare di arrivare allo scontro totale. SuperMario, insomma, ha mercato (veri anche i contatti con West Ham e Sporting Lisbona), ma nessuno sembra aver intenzione di rispondere in pieno alle esigenze finanziarie della società di Della Valle. Salvo appunto il Barcellona che sulla base del prestito sarebbe davvero disponibile ad aprire la porta alla Fiorentina.
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