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La musica di un gol? E’ l’urlo del Franchi

Il commento di Ernesto Poesio sull'iniziativa proposta dalla società viola

Redazione VN

L’idea, per carità, è simpatica e soprattutto decisamente social. Un sondaggio tra undici brani musicali; il più votato partirà a tutto volume al Franchi a ogni gol della Fiorentina. Per la verità, va detto, schitarrate e batterie elettroniche accompagnano già da qualche tempo le prodezze di Kalinic & C.

La novità sta nella modalità di scelta: a premere il pulsante play non sarà più il deejay dello stadio oppure gli stessi calciatori (Pasqual ad esempio aveva chiesto e ottenuto I want it all dei Queen durante il riscaldamento), ma i tifosi, almeno quelli che hanno dimestichezza con Fb. E sarà proprio per il target giovanile a cui si rivolge il sondaggio, che le tracce scelte appaiono più adatte a un party in discoteca che a una partita di calcio. Eppure tra i brani a disposizione ne manca uno. Sarebbe ad esempio interessante scoprire quante preferenze raccoglierebbe «L’urlo del Franchi». Il testo è semplicissimo e alla portata di tutti. Basta raccogliere tutto il fiato possibile e lanciare un prolungato e sentito «Gooooooooool». Pare, tra l’altro, che venga benissimo se in compagnia. Già perché «L’urlo del Franchi» avrebbe anche una speciale coreografia magari un po’ dimenticata: saltellare senza senso sul posto abbracciando un po’ chi capita, con il risultato di ritrovarsi (quando va bene) due file più in basso rispetto al proprio posto. La musica giusta insomma ci sarebbe già. Spontanea, sempre uguale e sempre diversa perché un gol su rigore non avrà mai lo stesso «suono» di uno improvviso, magari all’incrocio del pali o all’ultimo minuto, quando il grido di gioia finisce per strozzarsi in gola tanta è l’emozione. Mica come un pezzo registrato di qualche artista straniero. Con il rischio di uniformare anche le esultanze, come se segnare non fosse sempre qualcosa di speciale. Proprio come «L’urlo del Franchi» che si potrebbe forse anche non coprire con il motivetto più o meno di tendenza. In fondo le mode passano (per fortuna) la Fiorentina resta. O no?

Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino