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La moViola: Borja graziato, c’erano rosso e rigore

La moviola del Corriere dello Sport e de La Gazzetta dello Sport

Redazione VN

IL CORRIERE DELLO SPORT - STADIO

Sì, credeteci: mezzo scivolone di Orsato. Che, magari, non farà notizia, vista la forza psicologica che ha anche nelle serate no (e in una gara difficile). Ma nelle piccole (ed in un paio di grandi) cose non è stato preciso tecnicamente. E se concede un giusto rigore il merito è di Damato.

2’ - Chiellini pesta, con il piede sinistro, il sinistro di Bernardeschi (la prova del nove è che quando il viola alza il piede, si alza anche quello del bianconero): c’è il rigore assegnato dall’addizionale Damato.

38’ - Borja Valero graziato due volte: da rigore l’intervento diretto su Mandzukic, senza preoccuparsi del pallone. E ci stava il secondo giallo.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gara difficile e con troppe proteste. Orsato non male, ma nega un netto rigore alla Juve. In avvio penalty concesso alla Fiorentina: lo «chiama» l’addizionale Damato e il replay gli dà ragione perché l’intervento scomposto di Chiellini si conclude con il pestone al piede di Bernardeschi (che accentua la caduta). Altro reclamo viola per un contatto su Borja Valero, ma fa bene l’arbitro a lasciar correre: non c’è irregolarità di Evra. Nella ripresa esagerato il giallo a Pogba: entra sul pallone e non su Borja Valero. L’azione che porta la Juventus sul 2-1 nasce da un bel vantaggio dato da Orsato (non fischia il fallo su Mandzukic). La svista dell’arbitro arriva al 38’: su calcio d’angolo, Borja Valero non guarda mai la palla e va dritto verso Mandzukic, colpendolo con il corpo e una sbracciata. Rigore, e come minimo giallo allo spagnolo. Orsato sbaglia anche perché non è aiutato da Damato.