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La Gazzetta: Matri, 11 tocchi per rinascere

Nella Fiorentina l’attaccante si è ritrovato nel suo habitat naturale (COMM)

Redazione VN

Montella ha rimesso Matri al centro di un attacco, senza se e senza ma. Lo scrive La Gazzetta dello Sport che motiva la 'rinascita' del'attaccante viola con l'autostima ritrovata nella Fiorentina, un habitat ideale anche dal punto di vista tattico. Ai lati aveva Cuadrado e Vargas: l’importanza delle ali per un centravanti. Alle spalle un centrocampo che fa dalla qualità la sua cifra e un terzino spingente come Pasqual. Così sono arrivati l’assist e i due gol della rinascita di un attaccante. Curioso il dato sui palloni toccati da Matri a Catania secondo la rosea: sono stati appena 11. Massima però è stata la capitalizzazione, la doppietta e il passaggio per lo 0-1 di Mati Fernandez. Tre tocchi su undici hanno scolpito il risultato. Il dato si presta a una facile lettura: l’allenatore ha chiesto a Matri di fare l’attaccante puro, non lo ha stordito con troppe consegne tattiche né gli ha ordinato di sfinirsi col lavoro sporco. Lo ha lasciato libero di seguire il suo istinto. Per certi versi si è intravisto il Matri del Cagliari 2009-2010, quando Allegri gli seminò attorno Cossu e Jeda. In quella squadra segnò 13 reti e giocò tutte e 38 le partite. Era l’indiscusso titolare, non doveva sottostare al totem di Balotelli come nel recente passato rossonero. Il prestito alla Fiorentina gli offre la possibilità di ritornare quello che era tre anni fa, quando entrò nel giro della Nazionale di Prandelli. Non è mai troppo tardi, neppure per candidarsi al Mondiale.

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