È già entrato nella storia della Fiorentina. Il gol messo a segno da Ryder Matos contro i portoghesi del Paços de Ferreira è stato il più veloce per un giocatore proveniente dalla panchina. Per l’esattezza 26 secondi e 35 centesimi. Un lampo. Ma il brasilianino di Seabra è andato oltre questa rete trasformando l’Europa League in una formidabile vetrina. Anche nel gelo di Dnepropetrovsk il buon Matos è stato capace di conquistare il calcio di rigore che, in pratica, ha spalancato la porta alla vittoria dei viola. Una ciliegina dentro una prova da centravanti vero. E da veterano, alla faccia della sua carta d’identità: è nato infatti nel febbraio del 1993. E stasera tocca di nuovo a lui.
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La Gazzetta: L’ora di Matos
Il giovane brasiliano è già entrato nella storia. Stasera avrà un’altra occasione importante, permettendo a Rossi di riposare (COMMENTA)
Montella ieri è stato chiaro: «Rossi va gestito e la prossima settimana ci saranno da giocare gare ancora più importanti». Napoli e Milan in campionato. Quindi Pepito passa il testimone a Ryder. Storia strana quella di Matos: scoperto da Corvino, valorizzato da Mihajlovic durante un ritiro nel Mugello ma ceduto due anni fa in prestito a un club brasiliano. Quel «ritorno» a casa poteva essere la fine di un’avventura.
Invece l’attaccante non si è arreso. Anzi. Con il Bahia, nel campionato di A, è riuscito a collezionare sei presenze e a segnare uno splendido gol contro l’Internacional di Porto Alegre di Carlos Dunga. Un vecchio amico di casa viola. Cristovao Borges, allenatore del Bahia (figura decisiva nella crescita di Matos) l’estate scorsa ha fatto di tutto per convincere i suoi dirigenti ad acquistarlo. Trattativa mai decollata a causa della richiesta della Fiorentina. Fuori dal budget del piccolo club brasiliano. E così Ryder Matos ha dovuto ancora una volta rifare le valigie. E, con un pizzico di tristezza, è tornato in Europa. Stavolta, però, gli sono bastati cinque allenamenti, nel pre-ritiro di Montecatini per conquistare Vincenzo Montella. Che stasera lo lancia titolare contro il Pandurii.
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Luca Calamai - La Gazzetta dello Sport
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