Una frase già cult ed un sorriso a tinte viola che illumina il futuro. E’ bastata una spruzzata di Mario Gomez per far ripartire la «SuperMarioMania» in riva all’Arno. Dopo la toccata e fuga a Monaco di Baviera, ieri l’attaccante è tornato a Firenze. Atterrando a Peretola alle 12.36: una ventina di minuti prima, all’aeroporto fiorentino, c’erano i suoi compagni di squadra di rientro da Udine. Il ricongiungimento è finalmente avvenuto dove più conta. Al centro sportivo. Nel momento di varcare il cancello ed entrare in campo, eccola la frase che spopola: «Mi chiamo Mario, faccio l’attaccante» ha detto col sorrisone della grandi occasioni l’ex Bayern a Montella che lo attendeva. Una presentazione bis, quasi ad esorcizzare il lungo periodo senza calcio. Prima di prendere la pettorina arancione ed iniziare a correre con i suoi compagni.
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La Gazzetta: E’ di nuovo Super-Mario-mania
Una frase già cult ed un sorriso a tinte viola che illumina il futuro. E’ bastata una spruzzata di Mario Gomez per far ripartire la «SuperMarioMania» in riva all’Arno. Dopo …
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Il calcio è divertimento, soprattutto se il dolore che ti ha accompagnato per mesi è quasi svanito. Ecco quindi che a fine allenamento chiede l’assist aereo, per colpire da centro area. Chi effettua il traversone non si sa, come finisce invece sì. Mezza rovesciata di sinistro e palla in gol. Lupatelli impallinato ma felice di ciò che ha visto. Per il primo giorno della seconda vita in viola può bastare così. Doccia, sorrisi e via dal centro sportivo. Oggi è un altro giorno. Da passare allenandosi in gruppo.
Giovanni Sardelli - La Gazzetta dello Sport
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