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La Fiorentina, una bella incompiuta. E Badelj non è il vice Pizarro

Torna a metà classifica la Fiorentina, al confine della colonna di destra che un poco intristisce perché è il segno evidente che qualcosa non funziona. E cosa non funziona, nella …

Redazione VN

Torna a metà classifica la Fiorentina, al confine della colonna di destra che un poco intristisce perché è il segno evidente che qualcosa non funziona. E cosa non funziona, nella Fiorentina? Perché il molto che a tratti la squadra promette viene orientato verso il basso da episodi sfavorevoli border line? Nelle giornate in cui chi dovrebbe fare la differenza non ci riesce (Gonzalo in difesa, Aquilani e Borja e centrocampo, Cuadrado in attacco) basta poco per scivolare verso la zona d'ombra dell'incompiutezza. Senza volergli attribuire colpe che non ha, vengono spontanee alcune riflessioni sul conto di Badelj e sul ruolo centrale così defilato in una squadra che ha bisogno di un cervello pensante in grado di farla girare dettando i tempi verticali: il vice Pizarro che in campo la squadra non cerca quando manca Pizarro, diventa in giornate come questa il simbolo del salto di qualità mancato. Badelj non è stato fra i peggiori, eppure dopo un'ora Montello lo ha sostituito nel momento in cui la Fiorentina stava cercando profondità.

E' entrato Pizarro e la squadra ha cominciato a girare meglio. L'errore del Pek e la prodezza in contropiede di Eder hanno poi chiuso la partita, ma lo sbaglio deve essere estratto dal contesto specifico: resta il fatto che Badelj è stato utile nel giro palla minimo e nell'interdizione, ma pochissimo ha aggiunto per alzare le frequenze con invenzioni verticali o lanci non banali. Con il senno di poi, ma anche di prima, non è stata fruttuosa l'esclusione di Basanta a favore di Richards, al rientro e in precedenza utilizzato nella difesa a 4 (mai a 3). Basanta aveva giocato molto bene centrale contro l'Udinese, con Savic centrodestra e Alonso centrosinistra in collegamento con Pasqual sulla fascia. Se il rientro di Gonzalo meritava un cambio nell'assetto, era il caso di insistere con Savic sul centrodestra e Basanta (mancino) sull'altro lato. Considerazioni facili dopo la partita, direbbe Montella. E non essendoci la controprova saremmo costretti a dargli ragione.

Angelo Giorgetti - La Nazione