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La dura vita del todocampista: per Borja è tempo di riposarsi

Lo spagnolo di nuovo in crisi come a inizio stagione: con il Sassuolo dentro uno tra Aquilani e Kurtic

Redazione VN

Dura la vita del todocampista. Vero Borja? Corsa, pressing, un movimento continuo e inesauribile. Lo spagnolo è così - scrive La Repubblica -. La quantità, nonostante tutto, non manca mai. Il problema, adesso, è la qualità. Del resto è questo che lo ha reso speciale. Il saper correre quanto un maratoneta senza perdere la capacità di distribuire calcio di altissimo livello. Un todocampista, appunto. Eppure, quest’anno, il 20 non è quello ammirato nelle prime due stagioni in viola. O meglio. Fatica ad esserlo con continuità. Prendiamo l’ultimo mese di campionato. O bene bene o male male. Ad esempio, la gara col Palermo. Era l’11 gennaio, e l’ex Villarreal giocò una di quelle partite (stupende) che hanno fatto innamorare Firenze. Contro il Chievo, poi, un’altra prestazione da applausi. Meno appariscente, forse, ma comunque positiva. Da quel momento però, Borja si è perso. Ancora.

Le ultime due uscite in particolare (con Genoa e Atalanta) sono state preoccupanti. Un mare di errori, passaggi (anche banali) sbagliati, pochissima qualità dispersa in mezzo a tanta corsa a vuoto. In pratica, si è rivisto il calciatore in crisi di inizio stagione. Quello che Montella, a ottobre, mandò in panchina (per scelta tecnica) per due partite di fila. Prima contro l’Inter, quindi con la Lazio. Roba impensabile soltanto un anno fa. Ora, però, il todocampista ha bisogno di riposo. Per questo contro il Sassuolo potrebbe rimanere in panchina. Anzi. Salvo sorprese sarà così. Al suo posto giocherà Kurtic anche se l’aeroplanino ha finalmente a disposizione anche Aquilani. Per Borja, invece, appuntamento a Londra. Del resto contro il Tottenham ci sarà bisogno di una Fiorentina extralusso, e Borja dovrà presentarsi tirato a lucido. Per disegnare calcio senza smettere di correre, come solo lui sa fare.

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