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La doppia spinta dell’Europa

La doppia spinta dell’Europa Imperativo assoluto non perdere. Per non buttare alle ortiche le buone sensazioni provate in Europa League e non passare quindici giorni con il fiato dei tifosi …

Redazione VN

La doppia spinta dell’Europa Imperativo assoluto non perdere. Per non buttare alle ortiche le buone sensazioni provate in Europa League e non passare quindici giorni con il fiato dei tifosi e della critica sul collo. Fiorentina e Inter, «una faccia una razza», nel senso della classifica e del momento, molto simile, che le due squadre stanno vivendo in questo inizio di stagione. Otto punti i nerazzurri, due in meno i viola che però dalla loro hanno un serie di quattro risultati utili consecutivi e un ambiente decisamente più sereno. Non proprio la stessa settimana che sta vivendo Mazzari con la sua squadra, fischiato sonoramente a San Siro sia domenica scorsa dopo il clamoroso tonfo interno contro il Cagliari (1-4) sia giovedì quando non è bastata la vittoria per 2-0 contro gli azerbaigiani del Qarabag per trasformare in applausi i mugugni di una tifoseria ormai da anni in crisi d’identità.

Certo, anche in casa viola c’è assoluta necessità di dare una svolta alla stagione. Lo ha detto chiaro e tondo capitan Pasqual a fine partita nella pancia della Borisov Arena, lo ha fatto capire in maniera più o meno esplicita Montella a più riprese. Giusto così, perché Fiorentina-Inter che si giocherà domani sera al Franchi è una di quelle gare sottolineate di rosso sul calendario dei viola, una sfida che tra l’altro inaugurerà un mese che potrebbe permettere ai viola di rilanciarsi definitivamente in classifica. Dopo i nerazzurri, e la sosta della nazionale, Montella dovrà vedersela infatti con la Lazio, il Milan e la Sampdoria, una serie di big match perfetti per recuperare piazzamenti e assestarsi in quella posizione tra il terzo e il quarto posto che ha caratterizzato le ultime stagioni della Fiorentina.

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L’Aeroplanino sta pensando di mettere in campo la squadra migliore possibile. A partire dalla difesa dove insieme a Tomovic (a destra) e Alonso (a sinistra) tornerà la coppia titolare Gonzalo-Savic che nemmeno è partita per Minsk. Anche il centrocampo dovrebbe essere quello dei tempi d’oro con il trio Aquilani, Pizarro, Borja Valero che, se non ci saranno sorprese dell’ultima ora, dietro al trequartista Mati (in grande forma e anche lui rimasto a Firenze a lavorare) e alle punte Babacar e Cuadrado.

ERNESTO POESIO - CORRIERE FIORENTINO