La Fiorentina sembra aver smarrito i suoi bomber: tra acciacchi, occasioni fallite e prestazioni deludenti, gli attaccanti viola sono ormai a secco da una vita. E la classifica ne risente. L'ultima rete delle punte di Delio Rossi fu segnata da Stevan Jovetic, nell'ormai lontano 5 febbraio scorso. Quella domenica Jo-Jo realizzò una doppietta (con due rigori) contro l'Udinese, in quella che è stata probabilmente l'ultima giornata davvero felice del campionato viola. Dopo quel match e con uno Jovetic così, si tornò anche a parlare di Europa: da allora però il montenegrino si è bloccato anche perché spesso preda di problemi muscolari.
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La crisi “di coppia” dell’attacco viola
L’astinenza di Amauri non è l’unico problema del reparto avanzato
Senza le sue reti (12 finora) e le sue invenzioni, l'attacco della Fiorentina ha sofferto tremendamente, fino a diventare asfittico, quasi mai pericoloso per le difese avversarie. Jo-Jo nelle ultime due partite (Genoa e Chievo) ha deluso ed è parso pure nervoso e poco convinto. Al di là dei problemi fisici e del dazio da pagare dopo l'anno di stop, è chiaro che tutta questa pressione nervosa non gli sta giovando.
Peggio di lui sta facendo Amauri, ormai divenuto un caso. L'italo-brasiliano era arrivato a Firenze con la voglia di spaccare il mondo, di riprendersi il tempo perduto e dimostrare al mondo intero il suo valore. I numeri invece dicono che il numero 11 viola è arrivato a 836 minuti di digiuno. Un calvario. Il suo ultimo gol per altro ormai è vecchio praticamente di un anno, visto che la doppietta in Udinese-Parma della scorsa stagione è datata 23 aprile. La coppia formata nel mercato di riparazione insomma non va e questo è uno dei grandi problemi irrisolti della Fiorentina: statistiche alla mano oltretutto, Jovetic e Amauri dialogano poco in campo, tanto che non si sono offerti neppure un assist. Le occasioni migliori infatti l'italo-brasliano se l'è costruite coi cross dalla fasce, mentre Jo-Jo tende spesso a provare l'azione solitaria, altro sintomo di poca lucidità e voglia di strafare. (...)
Corriere Fiorentino
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