In media sono circa sedicimila, ma stasera saranno in quarantamila i tifosi del Lech Poznan sugli spalti del monumentale Inea Stadium. La UEFA, infatti, ha tolto la squalifica di due anni per cori razzisti, consentendo ai tifosi biancoblu di riempire il proprio 'catino', in cui nel 2010 la Juventus non andò oltre il pari. Nella gara contro il Belenenses il club annunciò che ogni euro dei biglietti venduti sarebbe andato a sostegno dei profughi. Risultato? Stadio deserto. "Non siamo razzisti, ma dobbiamo accettare l'opinione della gente: i profughi vanno aiutati a casa loro, non qui", l'opinione di Zibì Boniek, presidente della Federcalcio polacca. Il problema razzismo resta, con un dato di episodi che non tende a calare dal 2011 a oggi, come accaduto recentemente contro il Basilea. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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La carica dell’Inea Stadium, tra squalifiche tolte e un tifo “troppo caldo”
In media sono circa sedicimila, ma stasera saranno in quarantamila i tifosi del Lech Poznan sugli spalti del monumentale Inea Stadium
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