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Juventus, un film senza regista. Ma a Firenze…

Non saranno le assenze, anche se pesanti, a fargli perdere il sorriso, perché Massimiliano Allegri è convinto di avere una rosa in grado di tamponare ogni emergenza. Così non si …

Redazione VN

Non saranno le assenze, anche se pesanti, a fargli perdere il sorriso, perché Massimiliano Allegri è convinto di avere una rosa in grado di tamponare ogni emergenza. Così non si farà prendere dallo sconforto anche se domani contro l’Empoli dovrà fare a meno non solo di Pogba, ma anche di Pirlo e di Marchisio, prima alternativa ad Andrea nel ruolo di regista come è accaduto spesso in questa stagione. E’ singolare che proprio contro la squadra di Valdifiori, cresciuto con il mito di Pirlo, il tecnico per la prima volta dovrà inventarsi qualcosa di insolito in cabina di regia. Mai finora era successo che Pirlo e Marchisio si fossero assentati contemporaneamente, almeno in partite ufficiali.

I CANDIDATI Andrea e Claudio stanno procedendo nel loro programma di recupero post infortunio. Il primo si è fatto male al polpaccio ed è fuori da un mese e mezzo, il secondo si è infortunato la scorsa settimana in nazionale (leggera distorsione al ginocchio). Stanno meglio, ma visti i prossimi impegni della Juventus (martedì 7 semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Fiorentina e una settimana dopo andata dei quarti di finale di Champions League con il Monaco) e la pesantissima assenza di Pogba a centrocampo, il tecnico preferisce preservarli per il momento clou della stagione. Allegri ha avuto la sosta per sperimentare. I candidati più accreditati sono Simone Padoin e Stefano Sturaro, il giovane centrocampista arrivato dal Genoa nel mercato di gennaio. Logico che nessuno dei due ha caratteristiche simili a quelle di Pirlo, ma entrambi possono adattarsi al ruolo di regista in una situazione di emergenza. (...)

Una delle poche certezze del centrocampo è Vidal, tornato carico dall’impegno con il Cile. Pereyra, rientrato dagli Stati Uniti solo ieri, potrebbe riposare, per arrivare fresco alla trasferta di Coppa Italia di Firenze.

Fabiana Della Valle - La Gazzetta dello Sport