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Jovetic, il problema si chiama Ramadani

L’agente minaccia la guerra alla Fiorentina (COMMENTA)

Redazione VN

Il Corriere dello Sport - Stadio torna a parlare di Stevan Jovetic e della sua situazione delicata a poche ore dalla chiusura del mercato. Nell'articolo di Alessandro Rialti si racconta un retroscena di sabato: Stevan doveva parlare, gli era stato prima suggerito e poi comunicato, ma lui ha preso tempo, doveva prima sentire telefonicamente il suo procuratore, Fali Ramadani. A questo punto è la Fiorentina che gli ha comunicato, con un po’ di fastidio, che non c’era più bisogno delle sue parole. Stevan è felice e vorrebbe chiudere questa storia della quale ha probabilmente piene le tasche, ma lui, il procuratore che vede davanti a sè la grande chance, non molla: «Ho in mano trenta milioni di euro e voglio incontrare i dirigenti viola». Ma davanti c’è il muro viola. Il nodo è sempre quello della 'clausola' - secondo Ramadani - che per la Fiorentina è invece 'un gentlement agreement' non più valido a pochi giorni dalla fine del mercato. Ramadani non si arrende, batte i piedi e vorrebbe battere pure i pugni sul tavolo, ma Andrea Della Valle non molla e non intende neppure riceverlo, magari lo farà Daniele Pradè ma solo per ribadirgli che Stevan Jovetic è assolutamente incedibile. Ramadani doveva presentarsi prima e prima doveva mostrare i trenta milioni di euro, forse in quel caso almeno a un tavolo sarebbe stato possibile sedersi. Pure sabato sera c’erano osservatori del City, dello United, di Liverpool e Real, ma ora no, la stagione è troppo importante per la Fiorentina e assolutamente decisiva per i Della Valle.