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Joaquin si riscopre decisivo

Viola devastanti con lui a destra e Cuadrado a sinistra: è la svolta (COMM.)

Redazione VN

Sarà probabilmente un caso e l’overdose di gol contro la Juve (4 in 15 minuti) resterà un evento classificato negli inspiegabili esercizi di cattiveria calcistica, eppure la raffica è cominciata dopo l’ingresso di Joaquin a destra con il trasloco di Cuadrado a sinistra. Un caso? Forse. Stesso concetto e stesso modulo (4-3-3) contro il più modesto Pandurii: a sinistra ha cominciato Iakovenko, poi la saetta della Colombia ha sbranato in scioltezza una squadra già predisposta al sacrificio. Un caso anche questo? Sono già due.

A destra, prima e dopo, c’era Joaquin ricollocato nella posizione ricoperta per quasi tutta la carriera: esterno destro alto con un terzino in copertura alle spalle. E se la scossa contro la Juve rientra, per molti eccezionali motivi, nella categoria delle partite da stampare direttamente negli almanacchi senza soffermarsi sulle motivazioni che l’hanno determinata, contro il Pandurii è arrivata una conferma circostanziata a proposito delle ritrovate qualità di Joaquin, che negli ultimi 30-35 metri sa ancora unire mestiere e reattività con il passo del giocatore di classe superiore.

Una prestazione d’opera in spazio circoscritto: più complicato a 32 anni chiedere a Joaquin di coprire la fascia, per esempio nel 3-5-2, posizione che infatti viene affidata da Montella a Cuadrado e Pasqual. Il salto di qualità personale di Joaquin è coinciso con due vittorie nette e anche in vista del Chievo, domani, Montella sta pensando alla soluzione migliore. Forze da gestire anche in prospettiva Napoli (mercoledì 30 ottobre) e Milan (sabato 2 novembre): tre partite in sette giorni, le ultime due da urlo non solo per la classifica.

Montella di solito naviga a vista, cioè valuta un avversario alla volta, ma questo può essere davvero il momento di fare un’eccezione considerando la vicinanza e la consistenza degli ostacoli. Domani a Verona i viola incroceranno un avversario particolare: Sannino allenava la Sangiovannese che nel 2002 pareggiò nella prima partita ufficiale giocata dalla Florentia Viola (gol di Masitto nel recupero).

Da allora un paio di cose sono cambiate, forse anche tre.

La Nazione