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Joaquin, il risveglio del torero

Joaquin Sanchez ha matato anche la nostalgia. Il gesto del torero con cui giovedì sera ha festeggiato il gol con il Pandurii è la conferma che Firenze è sempre più …

Redazione VN

Joaquin Sanchez ha matato anche la nostalgia. Il gesto del torero con cui giovedì sera ha festeggiato il gol con il Pandurii è la conferma che Firenze è sempre più casa sua. Sì, perché quel modo di gioire per lui rappresenta un sogno, una speranza. (...)

Del resto ha sempre giocato all'interno dei confini della sua Spagna, dove ha vinto due coppe nazionali. E allora, a trentadue anni, ha dovuto adattarsi a uno stile di vita diverso: è rimasto ad esempio spiazzato dal traffico di Firenze, ma anche da alcune abitudini alimentari. Si è un po' sorpreso, per esempio, del fatto che tutti i giorni in Italia si mangi pasta asciutta (che comuque gli piace tanto, anche se il suo piatto preferito rimane la dorada de sal, l'orata al sale). Ma è bastato far passare un paio di mesi e, insieme alla moglie Susana e alle figlie Daniela e Salma, ha preso le misure alla città. E poi il gol segnato alla Juventus ha completato il processo e lo ha fatto entrare nella storia cancellando così il suo avvio di stagione faticoso. Miglior modo per entrare nei cuori dei tifosi non poteva esserci. Una liberazione per un giocatore come lui, che è stato a lungo ritenuto tra i migliori della Spagna. In realtà chi lo conosce bene non ha mai dubitato che potesse affermarsi anche nel club viola. (...)

Ma oltre alle doti tecniche naturali, Joaquin possiede anche un carattere estroverso e solare. Ama fare battute, senza prendersi troppo sul serio. In Spagna è stato soprannominato affettuosamente El Picha, termine che sta ad indicare l'organo maschile. Ma lo stesso Joaquin non disdegna di chiamare così i suoi amici in modo ironico, da vero burlone, magari anche quando li trova per strada. Joaquin insomma è capace di portare una ventata di allegria anche fuori dal campo. Di lui dicono che sia un abile barzellettiere: le racconta spesso, anche di molto piccanti e in contesti «ufficiali». (...)

Corriere Fiorentino