Alzi la mano chi (l’anno scorso) di questi tempi, pensava che Borja Valero fosse quello che poi s’è rivelato. Un top player, visto che va di moda. Più semplicemente: un campione. Praticamente insostituibile. Decisivo sempre, anche se non sembrava. Il primo a pressare, un corridore dai piedi d’oro prezioso come pochi nel meccanismo inventato da Montella. È diventato, in pratica, “l’uomo immagine” di una squadra che ha stupito l’Italia. E l’Europa. Eppure, il giorno del suo arrivo, nessuno se l’immaginava. Qualcuno lo conosceva appena, altri pensavano che (come spesso è capitato agli spagnoli) in Italia avrebbe faticato parecchio. Invece no. (...)
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Joaquin, Alonso e gli altri: caccia alla nuova sorpresa
Chi sarà il nuovo Borja Valero
Chi, tra i volti nuovi, potrebbe ripercorrerne le orme? Difficile dirlo, ma nei giochi d’agosto ci sta anche questo. Il candidato numero uno è senza dubbio Joaquin. Una storia diversa rispetto all’ex Villarreal ma chissà, un destino simile. Mister 120 miliardi è stato ed è riconosciuto come un grande talento. In passato, uno degli esterni offensivi più forti del Vecchio Continente. Nell’ultima stagione (col Malaga) ha fatto meglio di quanto si pensi. Basta chiedere al Milan per avere conferme, visto che i rossoneri lo incrociarono (facendosi male) nel girone di Champions. Nonostante questo, probabilmente per l’età, qualcuno nutre dei dubbi. (...)
Poi ci sono i due parametri zero: Alonso e Iakovenko. Il primo, in particolare, fin dal ritiro di Moena, ha stupito tutti. Un fisico da purosangue, una falcata bella e potente. Soprattutto, un sinistro molto ben educato. Tanto che per molti (nonostante sia reduce da una delle migliori stagioni della carriera) Pasqual non sarebbe più così intoccabile. (...) Anche l’ucraino ha messo in evidenza un potenziale inatteso. Ha però un “grande difetto”: è un attaccante esterno, e quindi si ritrova attorniato da una serie di maestri del settore. Da Joaquin stesso, passando per Cuadrado, Ljajic (se non parte) e volendo Ilicic. A proposito. Lo sloveno è un altro che può “spaccare”, ma la cifra investita per prenderlo (circa 9 milioni) quasi lo obbliga a far bene. Il suo essere jolly, comunque, può farlo diventare più importante del previsto. Occhio anche a Vecino e Bakic, due giovani che (in allenamento) hanno impressionato non poco Montella. Leggenda narra, per esempio, che il mediano uruguaiano sia uno dei pochi in grado (nelle partitelle) di strappare il pallone dai piedi di Borja Valero. Un segnale? Chissà, anche se ancora non è stato nemmeno tesserato.
la Repubblica
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