Andrés Iniesta non dimentica le origini e salva l'Albacete dalla retrocessione in quarta divisione spagnola per motivi finanziari. Il centrocampista del Barcellona, azionista di maggioranza del club dal 2011, si è fatto carico degli stipendi arretrati dei giocatori e ha staccato l'assegno da 240 mila euro necessario a cancellare il debito evitando così al suo ex club di perdere almeno la Segunda Division B, la serie C spagnola. Questo perché le radici non si possono ignorare: Iniesta, 29 anni compiuti a maggio, oggi tra i protagonisti della finale di Confederations nel Maracanà di Rio, nel Barcellona è diventato «Don Andrés l'Illusionista», così come lo chiamano in Spagna da quando ha cominciato a vincere sia da azulgrana che con la maglia della nazionale. Ma i primi calci li ha dati proprio nell'Albacete, club castigliano nel quale ha militato dal '92 al '96, dagli 8 ai 12 anni. Solo dopo il Torneo Infantil de Brunete, venne notato dal Barça che riuscì a bruciare la concorrenza del Real Madrid accaparrandosi uno dei talenti più puri dell'ultimo decennio. L'Albacete, comunque, non è mai scomparso dalla vita di Iniesta che, nel dicembre 2011, è diventato il principale azionista dopo aver acquistato 7 mila azioni per 420 mila euro. (Corriere della Sera)
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Iniesta stacca un assegno e salva il suo primo club
Andrés Iniesta non dimentica le origini e salva l’Albacete dalla retrocessione in quarta divisione spagnola per motivi finanziari. Il centrocampista del Barcellona, azionista di maggioranza del club dal 2011, si …
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