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India-Francia e ritorno, Mencucci e i tour in aeroporto

Due trasferte europee fa, per arrivare a Minsk, fu costretto a rincorrere con aerei di linea improvvisati il charter viola perso sul più bello a causa di una fuga di …

Redazione VN

Due trasferte europee fa, per arrivare a Minsk, fu costretto a rincorrere con aerei di linea improvvisati il charter viola perso sul più bello a causa di una fuga di gas a Peretola e conseguente ingorgo. Questa volta l’odissea di Sandro Mencucci, amministratore delegato viola fino allo scorso giugno e per anni unico dirigente fiorentino in casa viola, è stata ancora più intensa. Perché per arrivare nel cuore della Bretagna e rappresentare insieme al ds Pradè e al presidente esecutivo Cognigni la Fiorentina in Europa, si è sobbarcato tre voli e una buona dose di ore in aeroporto per quello che appare come un tragitto record: Mumbai-Francoforte-Parigi-Brest (in aereo) e poi altri 130 chilometri di macchina fino a Guingamp. Dall’India con amore, insomma, da dirigente sempre presente in viale Fanti a viaggiatore senza sosta, da quando la società gli ha affidato la gestione del Pune Fc, l’operazione internazionale della Fiorentina voluta fortemente dal presidente Cognigni. Uno sbarco, quello viola, nella neo lega indiana che per il momento sta regalando però qualche grattacapo, soprattutto in infermeria dove sono finiti una buona dose di giocatori per quello che può considerarsi (a questo punto) una sorta di marchio di fabbrica viola. A farne le spese anche la squadra di Colomba che ora rischia di non partecipare ai play off nella prima stagione della storia per il calcio indiano.

Corriere Fiorentino