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In porta concreta l’ipotesi Neto

Le scelte di Montella secondo la Repubblica

Redazione VN

Da sempre, i tifosi della Fiorentina, sono il dodicesimo uomo in campo. Stavolta la metafora rischia di diventare realtà, perché le percentuali che Viviano oggi si accomodi in panchina sono alte. Parecchio alte. Per una domenica, numero dodici nei fatti. Colpa di un problema all’anca, ma non solo. Gli errori di Roma, evidentemente, pesano. E’ stato lo stesso Montella a dirlo. «Certe decisioni si possono prendere tenendo conto non soltanto dello condizioni atletiche. Valuterò anche l’aspetto psico-fisico». Un indizio preciso. Emiliano non è tranquillo. O almeno. Non abbastanza per giocare. Un’esclusione che, sia chiaro, non sarebbe definitiva. Un turno di riposo in attesa che passi la tempesta. Al suo posto Neto, anche se il dubbio resterà irrisolto fino all’ultimo. L’altro punto interrogativo riguarda Jovetic, anche se qui l’incertezza sta quasi a zero.

Jo-Jo (in coppia con Toni) giocherà dal primo minuto, pronto ad uscire una volta esaurita la benzina. Non ha i novanta minuti nelle gambe, ma la sua classe serve come il pane. Anche perché l’obiettivo, parola dell’allenatore, è sbloccare la gara il prima possibile e per questo serve tutto il talento del montenegrino. In panchina, pronti ad entrare, El Hamdoui e Ljajic. Per il resto scelte fatte, e finalmente un po’ d’abbondanza. Manca solo Cuadrado, che sulla destra sarà sostituito da Cassani. Si rivedrà pure il centrocampo delle meraviglie, con Aquilani, Pizarro e Borja Valero. Qualcuno diceva che il Pek potesse decidere di non giocare, ma è stato Montella a chiudere la questione. «David è onesto e fedele nei suoi sentimenti. Il modo migliore per distrarsi da quello che ha passato è far quello che più gli piace. E quindi giocare a calcio». Chiaro, no? In difesa confermati Roncaglia, Gonzalo Rodrguez e Savic. Comunque vada, il loro sarà un compito delicato. Difendere un portiere all’esordio, Neto, o proteggere un compagno in difficoltà, Viviano.

la Repubblica