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Il tesoretto dei biglietti comunali. Tifo trasversale con privilegi

La Nazione di oggi propone un approfondimento sul modo in cui vengono gestiti gli ingressi gratuiti allo stadio Franchi. Ecco i passaggi salienti dell’articolo di Olga Mugnaini:   Sei un appassionato tifoso …

Redazione VN

La Nazione di oggi propone un approfondimento sul modo in cui vengono gestiti gli ingressi gratuiti allo stadio Franchi. Ecco i passaggi salienti dell'articolo di Olga Mugnaini:

Sei un appassionato tifoso della Fiorentina? Diventa consigliere comunale e avrai un posto al sole tutte le domeniche di campionato al Franchi. Fra i privilegi degli eletti nell'assemblea del Salone dei Dugento c'è quello di poter disporre di un biglietto per la tribuna durante tutte le gare di campionato della squadra viola. Ciò in base a una convenzione di lunga data firmata fra l'amministrazione comunale, proprietaria dell'impianto, e la società che prende in gestione lo stesso campo dell'Artemio Franchi. Gli accordi prevedono che, in virtù della convenzione, all'amministrazione comunale spettino 110 biglietti ogni volta che si aprono i cancelli per le partite. Di questo bottino ben ottanta sono in tribuna e trenta nella curva Ferrovia, la cosiddetta curva Marione. Di solito questi ultimi sono posti riservati ai ragazzi delle scuole, assegnati secondo le richieste avanzate dai singoli istituti. Gli altri ottanta biglietti danno invece accesso al settore più privilegiato: quello della tribuna. E la ripartizione di questo ben di dio è rigorosamente gestito dagli uffici dell'assessorato allo sport e dalla segreteria del sindaco. 46 ingressi sono riservati ai consiglieri comunali, altri dieci vanno ai componenti della giunta e cinque sono destinati ai presidenti dei quartieri. Ne restano 19 che sono a disposizione del sindaco, il quale ha sempre, più o meno, qualche ospite da invitare e da portare ad assistere alle imprese della mitica Viola. Oppure possono essere offerti a titolo di rappresentanza a seconda delle circostanze, a personaggi illustri di passaggio. Ciò che è certo è che non ne avanza mai uno. Neppure fra i 46 biglietti dei consiglieri esiste l'«invenduto», perché anche chi non va allo stadio trova sempre a chi fare un gradito omaggio.