Ha ripreso le chiavi del centrocampo che, complici alcuni guai fisici, aveva rimesso nel cassetto a inizio mese (fermato per la verità anche a novembre per qualche guaio muscolare). Ma è come se non fosse mai uscito, perchè uno come Ambrosini non ha certo bisogno di rodaggio per essere una presenza determinante nei meccanismi dello scacchiere tattico di Montella. Anche ieri si è piazzato al fianco di Pizarro, coprendo il Pek con la consueta dose di dinamismo, e proponendosi dalle parti del portiere avversario, sfiorando il gol con un colpo di testa finito a lato di un soffio. ‘Ambro’, insomma, complice le squalifiche che hanno falcidiato la mediana viola, è un innesto importante per l’Aeroplanino che, semmai, dovrà essere bravo a dosare le forze dell’ex milanista. Ieri, infatti, al 15’ del secondo tempo l’allenatore viola, con la qualificazione in tasca, lo ha tolto, spendendo in campo il redivivo Bakic. Più che sufficiente la prova del numero 21 viola, sempre pronto a rompere il gioco avversario e ripartire con la consueta sagacia tattica, sostenuta da una tecnica invidiabile. Lotta Ambrosini, senza risparmiarsi anche quando la partita, magari, consiglierebbe prudenza, ma lui non si è mai risparmiato, giocando con la stessa intensità le partitelle infrasettimanali — poche per la verità considerato che spesso e volentieri è stato impegnato nella coppa più prestigiosa — che una finale di Champions League. Sostituzione necessaria perchè contro la Lazio ci sarà bisogno del suo contributo in un centrocampo che sarà orfano di Borja Valero e di Pizarro.
stampa
Il ritorno di Ambro, diga in mezzo al campo
Ha ripreso le chiavi del centrocampo che, complici alcuni guai fisici, aveva rimesso nel cassetto a inizio mese (fermato per la verità anche a novembre per qualche guaio muscolare). Ma …
La Nazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA