Da una parte il Principe indispensabile che a Viviano ha già calato un poker storico, anche perché non bastò a vincere. Dall'altra un portiere tifoso che stasera gioca contro il suo passato. Inter-Fiorentina passa anche dalla sfida tra il bomber nerazzurro e il baluardo viola.
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Il Principe e l’ultrà, un duello all’ultimo tiro
Un duello speciale stasera a San Siro
Aspettando Palacio Già senza un vero vice di ruolo, Milito è diventato ancora più importante con gli infortuni di Sneijder («Wes è triste, stiamo andando in Olanda per fare dei trattamenti» ha twittato la moglie) e Palacio. Soprattutto l'assenza del connazionale ha pesato sulle fortune recenti di Diego, che nelle ultime uscite ha pagato anche il nuovo assetto più prudente voluto da Strama. Il Principe fa un grande lavoro, ma rimane spesso isolato là davanti. Tanto che l'unica rete segnata in settembre è arrivata con una rasoiata da fuori, a Torino. Visto che l'altro centro stagionale è arrivato a Pescara, manca ancora l'acuto a San Siro. E per sfatare il doppio tabù Diego può ripensare a quell'incredibile 4-4 col Palermo del febbraio scorso. Di fronte c'era proprio Viviano, il portiere che aveva già superato in altre due occasioni.
Più che violaE Viviano è un fiorentino in viola che Firenze aspettava da anni. Perché l'ex interista la Fiorentina è una fede da sempre. Al punto che, il 24 luglio, Viviano si recò in prima persona in un noto hotel milanese per sbloccare la trattativa a tre che comprendeva anche Palermo e la stessa Inter, comproprietarie del suo cartellino. Per Emiliano sentimenti e lealtà vengono prima di tutto. Ma stasera lo attende un doppio incubo. L'Inter è infatti la squadra che lo ha perforato più volte (14) così come Milito è appunto l'attaccante in grado di batterlo con maggior facilità.
La Gazzetta dello Sport
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