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Il peso dei fischi (e dei fiaschi)

Sulle colonne del Corriere Fiorentino, Antonio Montanaro ripercorre le dichiarazioni di Montella dopo Fiorentina-Verona con particolare attenzione ai fischi del Franchi.   (…) Il filotto di febbraio-marzo, coinciso con l’arrivo...

Redazione VN

Sulle colonne del Corriere Fiorentino, Antonio Montanaro ripercorre le dichiarazioni di Montella dopo Fiorentina-Verona con particolare attenzione ai fischi del Franchi.

(...) Il filotto di febbraio-marzo, coinciso con l’arrivo esplosivo di Salah, ha riacceso speranze che sembravano assopite alla fine del 2014. Poi, all’improvviso, ad aprile la squadra si è ritrovata di nuovo sull’altalena. E allora il problema non sono i fischi (giusti o meno che siano) né tantomeno se arrivano da chi ha avuto un biglietto omaggio o da chi ha pagato dai 60 ai 90 euro per assistere di lunedì sera a Fiorentina-Verona. Il club viola oggi ha a disposizione il giovane allenatore più talentuoso d’Italia, che in poco tempo è riuscito a dare un’identità alla squadra partendo proprio dallo spettacolo del gol, l’unica gioia per la quale gli appassionati continuano — nonostante i guai del calcio italiano — ad andare allo stadio. Ma non basta. Per arrivare al salto di qualità che Andrea Della Valle insegue da tempo c’è bisogno di altro. Innanzitutto di una società con le spalle larghe, più larghe di quelle di calciatori e allenatore. Una società che — dal mercato, alla politica degli ingaggi fino allo stadio di proprietà — faccia scelte chiare e condivise, che unisca capacità nel mondo dello sport a doti manageriali, che sappia intervenire nei momenti di appannamento e non lasci da solo lo staff tecnico davanti alle difficoltà e ai dubbi, che riesca a far crescere talenti all’interno del proprio settore giovanile, che abbia un ruolo nel dibattito sulle riforme necessarie nel mondo del pallone. La Fiorentina ci sta provando, ma la strada da percorrere sembra ancora lunga. Montella è ambizioso, preparato, intelligente e ha ancora bisogno — per sua stessa ammissione — di accumulare esperienza internazionale per entrare nel club dei grandi allenatori. Si sa, sbagliando si impara: anche a riconoscere i fischi dai fiaschi (pur se momentanei).

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