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Il gruppo non segue Rossi, la B spaventa

La Repubblica vede così la partita di Catania. Torna la paura della B

Redazione VN

Un'altra sconfitta, l'ennesimo passo falso di un campionato sempre più difficile. Dopo un primo tempo dignitoso e un paio di occasioni sprecate, la Fiorentina ha perso tutto. È una squadra col fiato corto e un'autonomia limitata, che rimane pericolosamente al limite della zona retrocessione. Un incubo. E sabato c'è la partita con la Juventus. Ma questa è un'altra storia. Per fortuna ci ha pensato il Milan a dare una mano alla Fiorentina battendo il Lecce. Senza l'aiuto degli altri sarebbe un disastro. Così invece la classifica regge. E a fianco della Fiorentina ora spunta il Siena che battendo il Cesena (0-2) ha fatto un balzo avanti significato verso la salvezza.

A Catania Rossi fa la cosa giusta. Fiorentina più offensiva, con Cerci e Vargas a supporto di Amauri. È una squadra più equilibrata. E anche più convinta. Almeno nel primo tempo. Il Catania corre di più, ma la Fiorentina ha le occasioni più nitide. Prima ci prova Cerci (12') che solo davantia Carrizo tenta un improbabile pallonetto, poi doppia occasione per Lazzari e di nuovo Cerci (23'), quindi la clamorosa palla gol capitata sui piedi di Amauri (28'), che aggira Carrizo, calcia sicuro ma trova Lodi sulla linea di porta. Il Catania non fa granché e problemi veri non ne crea. La Fiorentina invece gioca da squadra. (...) Ma nel secondo tempo la partita si capovolge. E la Fiorentina sprofonda. Il gol del Catania inibisce quel poco di voglia che c'era.

(...) E Rossi aspetta la Fiorentina che non c'è. Troppa confusione, troppa fretta, troppe idee sballate. Fuori Olivera e Cerci, dentro il redivivo Kharja e il piccolo Acosty. Fiorentina fragile e insicura, arruffata e senza troppa logica. Rossi sembra aver perso il senso della sua squadra. Il gruppo non lo segue. È solo. E tutto il resto è noia.