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Il giovanissimo Mati secondo i suoi allenatori

“Imprendibile, gli passavano il pallone e lui andava in porta”

Redazione VN

Sul Corriere dello Sport troviamo le dichiarazioni di coloro che hanno conosciuto Matias Fernandez da giovanissimo, a cominciare da Juan Carlos, il factotum della Scuola Calcio Calera, il quartiere in cui ha iniziato a giocare a calcio : «Con quella sua maglietta numero otto correva tantissimo - dice - Quando cominciava la partita, si assisteva sempre allo stesso copione: i compagni gli passavano la palla, lui la prendeva e partiva in serpentina, imprendibile, dritto davanti a sé. Il finale era scritto, per gli avversari non c'era storia». Pure Juan Gutierrez, tecnico delle giovanili, rimase impressionato : «Aveva un'abilità con la palla straordinaria: capimmo subito che avevamo davanti un potenziale campione», e pure il collega  Jaime Vera: «Mi accorsi subito che eravamo di fronte a un giocatore di un'altra categoria, avremmo dovuto soltanto aiutarlo a fare emergere il suo talento». Claudio Borghi, oggi Commissario Tecnico della Nazionale cilena, era direttore dell'area tecnica del Colo-Colo quando Mati vi approdò: «Aveva la capacità di far sembrare semplice tutto quello che in realtà e, col passare del tempo, si è solo perfezionato».