Il Franchi senza barriere sta per diventare realtà. E in attesa di capire se ci sarà o meno il nuovo impianto nell'area Mercafir, la vecchia idea di uno stadio all'inglese, senza polizia né divisori tra tribune e terreno di gioco, non è più solo un'ipotesi affidata a tecnici e architetti, ma un progetto reale, tangibile, da attuare subito: la Fiorentina sta solo aspettando il via libera della Soprintendenza dei Beni Pubblici e della Questura prima di iniziare i lavori. Le ruspe dovrebbe entrare in azione già all'inizio di luglio, per chiudere il cantiere in tempo per l'inizio del campionato (in caso di lieve ritardo si potrebbe comunque chiedere di giocare in trasferta la prima gara della nuova stagione, per sfruttare la sosta della Nazionale e avere così altre due settimane a disposizione). (...)
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Il Franchi senza barriere, ci siamo
Un costo di 700mila euro a carico della Fiorentina (COMMENTA)
I divisori di plexiglas sparirebbero dal lato della Tribuna e da quello della Maratona. Metà stadio insomma sarebbe senza barriere, in attesa di togliere anche quelle che resteranno di fronte alle due curve. Per fare questo, in entrambi i settori verrebbero tolte le due file più basse di poltroncine (la capienza dunque verrebbe leggermente ridotta), con la presenza di un unico divisorio, una balaustra alta circa un metro, comunque innalzabile nei casi di partite considerate ad alto rischio. (...)
Ad accollarsi l'investimento (così come previsto dalla convenzione per il Franchi valida fino al 2022) dovrebbe essere la Fiorentina, che spenderebbe una cifra intorno ai 700.000, guadagnando però in immagine e simpatia: da troppo tempo infatti i fiorentini aspettano (oltre al nuovo stadio) un'operazione del genere, per altro in un panorama italiano dove si parla molto di lotta alla violenza ma si agisce troppo poco in questo senso. Restituire lo stadio alle famiglie invece dovrebbe essere la priorità di Figc e Lega: i Della Valle tutto questo lo hanno capito prima di molti altri.
Corriere Fiorentino
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