È il giorno di Fiorentina-Juventus, una gara ben più che speciale per la città di Firenze. Nell'edizione odierna del Corriere dello Sport, all'interno dell'inserto il cuoio, presenta la sfida Angelo Di Livio in un'intervista rilasciata al quotidiano. Il Soldatino parla a 360 gradi delle due squadre che hanno caratterizzato gran parte della sua carriera calcistica. Di Livio non nasconde di essere rimasto male quando la Juventus lo lasciò andar via dopo sei stagioni in cui vinse tutto. Il centrocampista romano passò in Viola perché la Fiorentina disputava la Champions e Trapattoni spinse fortemente per portarlo a Firenze.
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Il doppio ex Di Livio: “Fiorentina e Juve le squadre della mia vita”
In un'intervista al CorSport, Angelo Di Livio racconta le sue esperienze in Viola ed in bianconero
Ma come si può conciliare giocare con due squadre così ferocemente rivali? "Si può spiegare con la parola 'professionismo' e i tifosi erano sufficientemente intelligenti per capire che giocatore fosse Di Livio" risponde lui. Tantissimi campioni in quegli anni a Firenze: Batistuta, Rui Costa, Torricelli. Tutti accolsero benevolmente Di Livio al suo arrivo. Soldatino rivela anche qual è stato il momento più bello in maglia gigliata: l'anno di Terim, 2000-01. Poi il fallimento della società e la rabbia di Di Livio, che però rimase perché il calcio di Angelo è quello legato alla maglia a e non ai soldi.
Juve e Fiorentina, due squadre agli antipodi, anche per quanta riguarda l'impostazione societaria, racconta Di Livio. Ma, fra le due, Soldatino non riesce a sceglierne una: "Non potrei mai scegliere una piuttosto che l'altra, sono state le piazze della mia vita"
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