Con la promozione in A - scrive il Corriere Fiorentino - ha restituito onore e dignità a Bologna. Con l’acquisto di Diawara, pagato 800 mila euro e rivenduto al Napoli per 15 milioni, ha confermato la sua vocazione di talent scout. Pantaleo Corvino gioca contro il suo passato con l’occhio vigile rivolto al futuro, come è nella logica di un direttore sportivo. Il ritorno in Emilia, sinceramente, se lo aspettava diverso, meno carico di tensioni. La Fiorentina, dopo lo scivolone (è proprio il caso di chiamarlo così vista la pioggia) contro il Crotone è di nuovo sotto esame e Sousa frigge in panchina. Corvino da Bologna se n’è andato dopo appena 18 mesi rovinati dal rapporto turbolento con la triade: Fenucci-Di Vaio-Bergamini. Ora è facile pensare che l’uomo di Vernole, finito in minoranza, sia stato messo nella condizione di fare le valigie. Ma il divorzio era inevitabile. Corvino, contattato per la prima volta nello scorso febbraio da Cognigni, prima di ogni cosa voleva tornare a Firenze «per completare il lavoro», ripete ripensando ai primi sette anni, in larga parte d’oro con Prandelli, in cui è mancata soltanto la ciliegina di una vittoria. E ora, dice, è tornato per quello. Non sarà facile, almeno nell’immediato. In estate, seguendo gli input della proprietà, ha riequilibrato i conti, abbassando il monte ingaggi e scegliendo la linea del basso profilo, la più rischiosa e la meno eccitante agli occhi dei tifosi: confermare i titolari, anche quelli che avevano mercato (unica eccezione Alonso venduto al Chelsea per 24 milioni più uno di bonus), limitandosi a completare la rosa e andando a pescare i giovani per il futuro. Il presente però è complicato. E oggi a Bologna ai viola batterà il cuore. Batterà anche a Corvino, nella sua poltroncina al Dall’Ara. Visto il momento ha deciso di seguire la squadra. Pantaleo abbraccerà Joey Saputo, chairman del Bologna, con cui il rapporto è rimasto buono e sosterrà i viola nella doppia versione: tifoso e giudice.
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Il derby di Corvino: un occhio al passato, l’altro al futuro
Visto il momento ha deciso di seguire la squadra. Pantaleo abbraccerà Joey Saputo, chairman del Bologna, con cui il rapporto è rimasto buono e sosterrà i viola nella doppia versione: tifoso e giudice
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