Cercasi Fiorentina, quella migliore, non la squadra scoraggiante, sfiduciata e lenta che ha giocato a Napoli. Ritrovare coraggio, fiducia e un minimo, o un massimo, di rapidità. E di dignità. È questo il compito che spetta alla squadra viola, pietrificata dal momento del gol di Matri di martedì scorso. Intanto i suoi traguardi si cancellano, uno dopo l’altro: addio Coppa Italia, addio virtuale alla qualificazione Champions. Ora non resta che l’Europa League, a cominciare da giovedì prossimo a Kiev. Ci vuole coraggio, in tutta sincerità, a far coraggio a questa squadra dopo la prestazione di Napoli che si aggiunge a quella contro la Juventus, perché al San Paolo il crollo fisico, morale e tattico dei viola, dopo un inizio sterile ma decoroso, è stato disarmante. Ma una reazione è doverosa se non si vuole cancellare quanto di buono e di promettente ha caratterizzato la stagione viola prima delle recenti delusioni.
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Il coraggio da ritrovare
Cercasi Fiorentina, quella migliore, non la squadra scoraggiante, sfiduciata e lenta che ha giocato a Napoli. Ritrovare coraggio, fiducia e un minimo, o un massimo, di rapidità. E di dignità. …
L'articolo completo di Sandro Picchi sul Corriere Fiorentino
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