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Il buono e il cattivo, due facce di sinistra

La sfida a distanza tra Pasqual e Vargas, con una storia ribaltata

Redazione VN

C’è vita a sinistra. Se parliamo di campo, però. Vi ricordate Juan Manuel Vargas? Eh si, dai. Una leggenda, sempre e comunque. Prima una specie di eroe sudamericano senza macchia e senza paura. (...) La sua ascesa coincise con il lungo tramonto di Pasqual. Un declino inspiegabile ma non ineluttabile. Dopo mesi e mesi di ombra il ragazzo veneto, che sistemato accanto a Vargas pareva un chierichetto, non solo si è sbarazzato di tutti i concorrenti (dallo stesso peruviano a Gobbi) ma ha anche conquistato il ruolo di capitano e rappresentante di questa bella Fiorentina, squadra ambiziosa capace di un calcio che ti lascia a bocca aperta. E allora ecco che la storia si ribalta come un Cayenne all’alba. Perché mentre il futuro capitano firmava un rinnovo contrattuale, il peruviano passeggiava lungo un malinconico viale del tramonto fiorentino, tra infortuni, notti brave e non proprio esaltanti prove di sé. E così, dopo la salutare notte della pernice, la scelta fu fatta: via in ogni caso, pure gratis, più o meno. Il solito Preziosi alza la mano e grida: lo prendo io. Prestito con diritto di riscatto a 2 milioni. Ma praticamente un regalo, anche perché Juan Manuel di stipendio costa un bel po’ (1,5 milioni). E adesso ecco la sfida col Genoa, e Vargas che gioca dall’altra parte: la Fiorentina per la Champions e lui per la salvezza.

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Benedetto Ferrara - La Repubblica (l'articolo completo sul quotidiano in edicola)