Dai dai che sembra un film. Oggi non si ricomincia solo con Fiorentina-Pescara. Sì, c´è anche quella. Una partita che va vinta, chiaro. Poi c´è il resto: cioè uno spettacolo che gira intorno a ciò che avviene sull´erba. Pepito seduto in tribuna accanto ad Adv. Magari anche un giro di campo per il fenomeno tornato sulla terra del calcio italiano per unirsi allo show dei Montella boys. Già questa Fiorentina merita applausi e amore. Ma adesso una bellissima sensazione sta diventando qualcosa di più. Perché è successo qualcosa di nuovo e importante. Stiamo assistendo a una somma algebrica rarissima, a metà stagione: un giocatore di altissimo livello che va ad aggiungersi a una Fiorentina non solo bella ma, soprattutto, terza in classifica. E la città gode davanti a una strada forse imprevista. E poi si stropiccia gli occhi lungo questo cammino a passo svelto su una rotta che potrebbe portarci verso quell´incrocio magico dove si incontrano ragione e sogno.
stampa
Idee, passione e fantasia: così è rinato il progetto Fiorentina
L’articolo di Benedetto Ferrrara
La Fiorentina inizia a essere molto di più di una ipotesi di grande squadra. E se c´è sempre quello che preferisce autoflagellarsi citando gli infortuni di Rossi o il futuro incerto di Jovetic, forse è bene dire chi ama questa squadra adesso può solo dire grazie a chi ha deciso di rilanciare un´idea vincente seguendo un percorso di serietà e ambizione. Se andate a vedere la rosa della Fiorentina vi renderete conto che questa è una squadra fatta soprattutto di idee vincenti. Giovani talenti, top player rigenerati, antichi eroi rimotivati, bravi ragazzi con molta voglia di lavorare e crescere. La Fiorentina è lo spirito di gruppo al servizio della crescita individuale. Se capisci come funziona il meccanismo puoi solo trarne benefici. Non a caso ora tutti cercano i giocatori di Montella, il grande artefice tecnico di questo ultimo aggiornamento del calcio bello e vincente. L´impressione generale è che un rilancio comunque organizzato a tavolino dopo due anni di nulla sia volato oltre le intenzioni dei suoi creatori.
Se il ritorno della famiglia e in primo luogo di un entusiasta Adv alla guida della società sono la base della grande ripartenza, è evidente che l´effetto Montella e l´alchimia che lui ha saputo creare con l´ottimo materiale umano messo a disposizione dalla coppia mistica Pradè-Macia (il manager e lo scienziato) hanno trasformato una passione rinata in feroce entusiasmo. E´ così che il mondo si è ribaltato davanti agli occhi dei tifosi: dalla noia disperata ai fuochi d´artificio che ancora stai lì e non capisci come sia possibile. Come uscire da un dibattito sulla terza linea della tramvia e ritrovarsi infilato nella bolgia del carnevale di Rio. Per questo i tifosi della Fiorentina quasi non riescono a comunicare il loro stupore. Se a inizio stagione uno si lanciava in un «bene che s´è fatto piazza pulita» e dopo due mesi lo slogan era più o meno «quest´anno ci si diverte», adesso le parole sembrano non avere molto senso. Ci si guarda negli occhi e ci si scambiano segnali di euforia mimata. Perché l´arrivo di Giuseppe Rossi non è solo un ulteriore salto di qualità tecnico, ma anche la dimostrazione che la voglia di rilanciare c´è ed è forte.
Insomma: il gioco si fa duro e la Fiorentina se lo vuole giocare fino in fondo. Tanto più che il nuovo corso della società racconta di operazioni importanti ma mai folli. Se il fair play finanziario deve essere una cosa seria, è bene che venga premiato chi lavora per mettere insieme grandi ambizioni e gestioni comunque sensate figlie di una visione aziendale aggiornata ai tempi. Idee, passione, lavoro e divertimento: qui deve funzionare così. Forse anche per questo Giuseppe Rossi ha detto subito sì. La Fiorentina è un´altra storia. La Fiorentina non ha più paura.
Benedetto Ferrara - La Repubblica
© RIPRODUZIONE RISERVATA